Tutto pronto per Leguminaria 2016

“Qui fadighìmo tutti quanti” è lo slogan non scritto ad Appignano, dove Amministrazione Comunale, Associazioni e singoli paesani, dal nonno al nipote, mettono a disposizione il loro tempo, le loro arti, i loro spazi per questa manifestazione giunta alla XIV edizione, e sta diventando il distintivo del paese. In linea di massima l’impostazione resta la stessa degli anni precedenti: tre portate di legumi (ceci, fagioli, lenticchie), la ciotola e il bicchiere in ceramica da portarsi a casa come souvenir, musica, mostra mercato e intrattenimenti vari. Ma analizzando il tutto nei dettagli, si arriva a comprendere perché questa manifestazione sia sempre più apprezzata, tanto da attirare una media di ventimila visitatori in tre giorni, e circa seimila pasti serviti.

Innanzitutto i legumi protagonisti sono di varietà tipiche della zona, oggetto da qualche anno di un progetto di recupero delle sementi e promozione della coltivazione presso gli agricoltori locali, e per l’occasione cucinati dalle esperte “donne” del paese.  Il condimento è con pregiato olio monovarietale della zona. Il vino è un corposo e profumato rosso piceno delle cantine Fattoria Forano. La ciotola e il boccale sono in terracotta realizzati appositamente per l’evento dai maestri “coccià” di Appignano, che mantengono viva la tradizione grazie alla “riconversione” dei loro manufatti da semplici utensili per la casa a pezzi di artigianato artistico da ornamento.

Ci sarà la II edizione del concorso nazionale a premi CeramicAppignano, che sta già raccogliendo adesioni da tutta Italia, laboratori artigianali con esposizioni delle opere dei maestri artigiani ceramisti, e mostra dei piatti realizzati e decorati dagli studenti della scuola primaria.

Per i più piccoli, c’è l’area bimbi con attività didattiche e laboratori, giochi per le vie del centro, tra cui una caccia al tesoro la domenica.

L’organizzazione prevede nove taverne con menù di legumi cucinati in modo tradizionale, più una con legumi con pesce, gestite dalla Proloco nel centro storico, cui si sommano altre tre postazioni gestite da altre associazioni che allargano il menù a lasagne con legumi, ricette diverse di fagioli e un menù vegano.  Sarà allestito anche un punto di asporto per chi vorrà portarsi il menù o una singola portata, a casa. Novità è anche la presenza di tre postazioni/bevande, dove oltre al vinello e alla birra si potrà assaggiare un panino con porchetta…ai legumi. Per agevolare l’acquisto del buono pasto senza code, le casse apriranno alle ore 18 e le cantine/taverne alle ore 19.

La domenica aperto anche a pranzo.

Per la logistica si sono organizzati vari parcheggi in periferia, con servizio navetta ogni 15 minuti fino a tarda ora. Un pulmino per disabili e due cantine senza barriere architettoniche per chi ha difficoltà motorie.

Il contributo degli sponsor ha consentito di arricchire la manifestazione con giullari e un ricco numero di band musicali, locali e non, che si esibiranno gratuitamente in tutte e tre le giornate. A pagamento sarà unicamente lo spettacolo di sabato sera con la musica di Eugenio Finardi e gli sketch degli artisti di Zelig, sottolineando che l’incasso sarà devoluto a un progetto per la costruzione di una piccola chiesa ad Arquata del Tronto, che sarà un riferimento per la comunità residente che vuole restare nel proprio paese anche se devastato dal terremoto.

L’anno 2016 è proclamato dall’Onu “Anno Internazionale dei Legumi” e la FAO ha avviato una campagna di promozione per promuovere il consumo di questo alimento. Notizie importanti, certamente, che non scompongono gli appignanesi e chi degusterà i piatti di Leguminaria, persone che sanno già da sempre, per esperienza personale, che i fagioli sono buoni e fanno bene, tanto da potersi permettere…un po’ di arie!

Per dettagli sul programma: http://www.leguminaria.it/  

Pagina facebook: Leguminaria 2016

Simonetta Borgiani

13 ottobre 2016

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