Confartigianato Imprese Macerata invita a firmare per la proposta di “iniziativa popolare” contenente modifiche in materia di tutela dell’inviolabilità del proprio domicilio e di legittima difesa.
Non passa giorno ormai senza che fatti di cronaca descrivano episodi criminali in cui spietati e spericolati delinquenti si introducono in abitazioni o in altre dimore private nelle quali vengono esercitate attività commerciali, imprenditoriali o professionali!
Che gli italiani siano più insicuri (e, tra loro, che gli anziani siano la fascia di popolazione più a rischio per questi reati) è documentato anche da uno specifico “Report” realizzato sull’argomento “criminalità” dall’ufficio studi di A.N.A.P. – Confartigianato dal quale si evince, tra l’altro, che nell’ultimo anno è salita ai massimi storici la percezione del rischio criminalità per furti e rapine segnalata dalle famiglie (il 41,1% di esse si sente sotto attacco; tale quota è in forte aumento rispetto all’analoga rilevazione fatta nell’anno precedente allorché si attestava attorno al 30%). E, come accennato, le cose peggiorano per la popolazione anziana: si sente a rischio il 56,8% degli “over 65” residenti in Italia; la sensazione di insicurezza da parte degli italiani è comunque giustificata dal “trend” effettivo dei reati in questione visto che nell’ultimo decennio i furti in abitazione sono più che raddoppiati (+110,6%, interessate il 18 per mille delle famiglie): fra l’altro va rimarcato che, e ciò non è certamente di poco conto, questo tipo di crimine è effettivamente percepito dalle vittime come uno dei reati più invisi e odiosi, considerato che la sola violazione del proprio domicilio, quand’anche non abbinata a violenza sulla persona, genera sovente in esse problematiche psicologiche e di relazione non facilmente superabili.
Questa criminalità, poi, benché per lo più volta a commettere delitti di furto o di rapina, non raramente sfocia in situazioni che mettono a repentaglio l’altrui e la propria incolumità, determinando non infrequentemente legittime reazioni da parte delle vittime a difesa di se stesse, dei propri cari, dei propri beni.
Il paradosso di tutto ciò, in base alla vigente legislazione, è che poi la vittima si trasformi in colpevole qualora, nel tentativo di proteggersi, arrechi un danno all’aggressore!
Riteniamo che in un Paese che è tra le culle del diritto, quale è appunto l’Italia, non sia tollerabile che l’aggressore sia più tutelato dell’aggredito! Non può e non deve esistere l’eccesso colposo di legittima difesa quando è in gioco la salvaguardia dell’incolumità della persona o dei propri beni!
Confartigianato Imprese Macerata ritiene che alla luce di tutto ciò non vada certamente cavalcata ed alimentata la cultura dello “sceriffo fai da te”. A tal riguardo, infatti, mentre auspica il rafforzamento delle misure collettive e individuali di protezione attraverso il potenziamento delle forze di polizia ed un maggior controllo del territorio da un lato e il miglioramento delle strutture di protezione di abitazioni, negozi e opifici tramite più moderni sistemi di sicurezza (allarmi, videosorveglianza, porte e finestre blindate) dall’altro, è altresì fermamente convinta che si possa effettivamente aumentare il livello di sicurezza dei cittadini e l’autorevolezza delle Istituzioni intervenendo per via legislativa tramite l’introduzione di pene più severe volte, limitando magari la discrezionalità dei giudici, ad aumentare la protezione e la tutela delle vittime!
Sul piano legislativo quindi si ribadisce che imprenditori, commercianti e cittadini onesti debbano essere maggiormente protetti e tutelati rispetto a quanto oggi previsto dalle leggi vigenti.
E’ per questo che invitiamo associati e cittadini a sottoscrivere, entro il 30 maggio 2016 presso gli uffici dei propri Comuni di residenza, la proposta di legge di iniziativa popolarepubblicata in G.U. il 18 febbraio 2016 che recita“Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la legittima difesa”, volta ad ottenere il raddoppio delle pene per chi viola il domicilio, la non punibilità di chi si difende, l’assenza di ogni responsabilità e dell’obbligo al risarcimento per eventuali danni subiti da chi volontariamente si introduce arbitrariamente nei domicili altrui: l’obiettivo deve essere quello di poter difendere, con il conforto della legge, oltre che se stessi ed i familiari anche i propri beni una volta subita una violazione del proprio domicilio, del proprio negozio, della propria abitazione.