“I promessi sposi… a modo mio”

Esperienza eccezionale quella terminata oggi e durata tre giorni per i ragazzi della 3° B dell’istituto comprensivo Strampelli di Castelraimondo. Dopo aver terminato la loro triennale esperienza teatrale scolastica con lo spettacolo “I promessi sposi… a modo mio”, insieme con il loro operatore e maestro Francesco Facciolli (progetto ideato e proposto dalla Compagnia Valenti in collaborazione con Comune e Unione Montana) i ragazzi sono stati ammessi alla 34° rassegna nazionale di Serra San Quirico. Rassegna e non festival, dove si sono date convegno scuole di ogni ordine e grado provenienti da tutta Italia dal 16 aprile al 7 maggio.

4

La scuola di Castelraimondo era rappresentata dalla dirigente Pierina Spurio ed erano presenti anche le insegnanti Alessandra D’Oria, Laura Fermanelli oltre agli operatori teatrali Francesco Facciolli e Scilla Sticchi. Presente allo spettacolo l’assessore alla cultura di Castelraimondo Elisabetta Torregiani, fra i principali sostenitori dell’esperienza.

Le attività svolte dai ragazzi: hanno rappresentato il loro spettacolo, hanno assistito a tre spettacoli teatrali realizzati da altre scuole, hanno partecipato a due laboratori teatrali e a due di scenografia. Dei quattro laboratori uno è stato fatto insieme ai ragazzi della scuola secondaria Federico Tozzi di Grosseto; è stata un’esperienza molto apprezzata dai ragazzi. Il laboratorio che hanno fatto insieme è stato quello di scenografia. Anche la scuola di Grosseto ha realizzato uno spettacolo sui Promessi Sposi. Forte è stata l’empatia con i ragazzi della Toscana. 

2

Allo spettacolo vi è stata una nutritissima presenza dei genitori dei ragazzi di Castelraimondo; alla fine ha preso la parola la dirigente Pierina Spurio sottolineando e ribadendo l’importanza del progetto. Sono stati poi consegnati a tutti i ragazzi gli attestati di partecipazione; il direttore artistico della rassegna Salvatore Guadagnuolo ha sottolineato la differenza tra festival e rassegna: a Serra San Quirico non ci sono premi e tutti partecipano con la propria esperienza. Fondamentale nell’ottica di “teatro educazione”. Dopo la consegna degli attestati c’è stata la cerimonia dell’investitura degli insegnanti e degli operatori teatrali come “Cavalieri del teatro educazione”. La cerimonia è stata fatta dai ragazzi.

1

Domenica mattina hanno partecipato a un salotto teatrale con i ragazzi toscani ed è stato un momento di confronto e di scambio di idee e di opinioni sui reciproci spettacoli che trattavano il tema manzoniano, pur realizzato in maniera differente. Nel pomeriggio di domenica ultimo laboratorio di scenografia.

“Un’esperienza che è stata suggellata da un confronto a livello nazionale – dichiara Fabio Macedoni, vice presidente della Compagnia Valenti – vale un’infinità di splendidi aggettivi. Per tre anni abbiamo lavorato con dedizione, fra difficoltà e compiendo sacrifici, soprattutto l’operatore Francesco Facciolli, ma anche tutti coloro che si sono impegnati in questo percorso. Oggi il MIUR apre al teatro nella scuola: ci piace sottolineare che la “via” educativa l’avevamo intrapresa da qualche tempo: grazie anche alle intuizioni felici delle amministrazioni locali a cui va il merito di aver voluto dedicare qualche risorsa al progetto”.

A 8 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti