Senza ritorno.
Spaventevole esistere
con un fiore desideroso
che allarga petali inarrestabili
dentro al mio petto friabile
e non smetterà di sbocciare,
oltraggioso della mia debolezza,
finché il tuo delicato assenso assente
mi struggerà, facendo strillare
questo forzoso sogno deforme
sulle tue labbra immobili,
che guardo da così vicino,
troppo lontane per carpirne il respiro.
Morirò di te come della malattia
che ho sempre voluto per andarmene di qui:
con il cuore spezzato dalla bellezza.