La scuola aeronautica di Macerata venti anni dopo

C’era una volta, a Macerata, un luogo chiamato “Casermette”, che ebbe origine il primo maggio del 1939, con un sopralluogo. Fu nel ‘48 che vi si insediò l’Aeronautica Militare, portando in città 1800 ragazzi ogni “naja”. Era, allora, un centro di addestramento reclute. Poi, nel 1952, divenne una scuola di specialisti dell’Aeronautica Militare, questo per 25 anni, fino  al 1977 quando venne soppressa la scuola specialistica per un ritorno al passato, cioè a Macerata si ricominciò a formare nuovamente le reclute. Per la città fu una fortuna poter accogliere, negli anni, oltre 100mila “turisti forzati”. Ma arrivò il fatidico 1995 e la decisione irrevocabile: chiusura! Macerata perse un indotto da grandi numeri. Nel volumetto “La scuola aeronautica di Macerata venti anni dopo” sono raccolte immagini, vignette e testimonianze di persone che alle “Casermette” lavorarono, tutte con gran passione. Qualche frase presa qua e là. Michele Bonati: “Mi disse la signora Rosa, titolare di un alberghetto: Vedrai che ti trovrai bene a Macerata, tutti quelli che hanno fatto il militare si sono trovati talmente bene che sono tornati a trovarci con moglie e figli”. Giuseppe Sabbatini: “Si era sparsa la voce che nei pressi delle camerate della truppa era stato visto aggirarsi un fantasma…”. Il tenente si mise “di punta” e a mezzanotte, quando iniziarono gli ululati, corse dietro al fantasma che fuggì dalla finestra dei cessi, ma in mutande perché Sabbatini gli aveva sfilato il lenzuolo! Giuseppe Ponzelli: “Sentiamo dentro di noi la ferita di una perdita cara e importante; assistiamo alla sua lenta agonia determinata da scelte politiche, a mio avviso ingiuste ed errate, e dalla inerzia colpevole di amministratori locali che hanno permesso che Macerata venisse scippata di un pezzo della sua storia e di una importante risorsa economica”. Un bel libro.                   

Fernando Pallocchini

 

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