L’ACQUISTO PROMESSO

Sulla questione del ParkSì sono intervenuti tutti e di più, noi abbiamo detto la nostra tempo fa (citando Massimo Catalano, il re dell’ovvio di “Quelli della notte”)e non intendiamo ritornare sull’argomento in quei termini, perché in certi casi repetita non iuvant. Tra l’altro fummo i primi a sapere di quella “intenzione di acquisto”, molto prima che si tenessero le ultime elezioni, durante un colloquio con l’Assessore Stefania Monteverde cui manifestammo le nostre perplessità e tenemmo riservata la notizia. Oggi l’Amministrazione Carancini sta puntando decisamente a concludere l’acquisizione e, a parte le opinioni che tutti possono dire (in gran numero contro, a parte un po’ di truppe cammellate) c’è un fatto da non dimenticare: Romano Carancini ha vinto le elezioni e per coerenza con il programma elettorale presentato se comprasse il ParkSì non farebbe altro che mantenere una promessa (una promessa che non mantenne nel mandato precedente, quando nel programma aveva inserito la realizzazione del parcheggio detto di “Rampa Zara”, in quel caso la coerenza andò a farsi benedire). E se il Sindaco oggi può mantenere le promesse deve ringraziare il centro destra maceratese. Perché? È semplice e facilmente spiegabile. In un momento della politica cittadina in cui il centro sinistra aveva manifestato forti difficoltà al suo interno, tali da compromettere la buona visibilità del “Carancini 1”, il centro destra ha avuto la possibilità di andare in gol (terminologia calcistica in onore alla stupenda Maceratese). Però una serie di grossolani errori ha vanificato una probabile vittoria. I più evidenti sono due: 1) l’auto imposizione del candidato non ha unito ma ha spaccato la possibile coalizione (a Macerata l’equilibrio elettorale gioca su 100 voti e basta la defezione di un gruppo per spezzarlo); 2) in politica due più due difficilmente fa quattro per cui l’innesto, non tanto di CasaPound, quanto del gruppo facente riferimento a Graziano Pambianchi non ha portato i voti preventivati anzi ne ha fatti perdere. I sostenitori di Pambianchi non hanno mai votato a destra, quindi non lo hanno appoggiato abbastanza; i votanti di centro destra non hanno gradito l’inciucio e non hanno proprio votato. Stupisce il fatto che, a parte Pierfrancesco Castiglioni che ha salutato la compagnia in anticipo, nessuno abbia dato le dimissioni. Ora Carancini vuole il ParkSì? Lo può avere e magari grazie all’esperienza di Apm lo può anche far funzionare. Ci piace l’idea che sta venendo fuori (in parte nostra quando scrivemmo di prendere in affitto il piano chiuso per destinarlo ai residenti del centro storico) di favorire l’ingresso ai residenti per chiudere definitivamente il centro alle auto. Ma una domanda ce l’abbiamo sulla punte della lingua: “O Romano, se li sordi fosse li tua, tu te lu cumbrirìsti lu parchesì?”                           

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