Anteprima del video del singolo “Siringhe”
per la regia di Francesco Sabbatini
Mercoledì 18 Novembre, alle ore 18:30, al Labs – Laboratorio Sociale – di vicolo Monachesi,9 a Macerata avrà luogo la presentazione di “Elpris” disco d’esordio dell’omonima e conosciuta band maceratese (già presente su tutte le piattaforme digitali e recensito da importanti Magazine come Rockerilla). Il gruppo presenterà in anteprima il video del singolo “Siringhe (o di una vita)” per la regia di Francesco Sabbatini e discuterà il suo percorso musicale insieme con il pubblico e con due importanti ospiti: Andrea Mei, produttore dell’album e noto musicista per Gang, Nomadi, Danilo Sacco, e Ufo bassista degli Zen Circus.
Arricchirà il tutto la mostra di illustrazioni grafiche per l’album di Lorenzo Bracalente (sua la copertina e il progetto grafico del disco). A seguire, ore 20:00, si festeggerà con aperitivo al Terminal di via Fontemaggiore 25, sempre a Macerata, dove la band presenterà il suo lavoro dal vivo e, infine, dj set di Ufo.
Chi sono gli Elpris?
Gli Elpris si formano tra i banchi dell’università di Macerata nel 2011. A cominciare dall’assestamento anomalo della loro formazione, costituita anche da strumenti come violino e organetto, non si pongono limitazioni di genere. La loro musica nasce dalla sinergia di influenze disparate, i loro testi da storie vissute e mai dimenticate. Nel giro di breve tempo si guadagnano l’opportunità di calcare i palchi più importanti del territorio e di farsi valere in diversi concorsi regionali e nazionali, trovando anche un buon riscontro tra il pubblico, tant’è che nel corso della loro attività concertistica la band ha modo di vincere l’Homeless Rock Fest, guadagnarsi le finali dell’Arezzo Wave e del Rock Targato Italia, partecipare a Musicultura e aprire i concerti di artisti come Modena City Ramblers, Fast Animals and Slow Kids, Gang e Alberto Bertoli. A queste esperienze si affiancano anche la collaborazione con il regista teatrale Marco Di Stefano per il progetto de “Il teatro della Comunità”, e la scrittura della colonna sonora di “I treni non esistono”, spettacolo per ragazzi della compagnia “Hoppipolla”. Il 2012 segna il sodalizio con l’autore e produttore artistico Andrea Mei (Gang, Nomadi, Danilo Sacco), sotto la cui supervisione iniziano a registrare il loro repertorio inedito. Risultato di quasi tre anni di lavoro presso il Potemkin studio è Elpris, album d’esordio della band, uscito il 6 novembre 2015 per l’etichetta Libellula. Siringhe (o di una vita) è il primo singolo estratto dal disco e segna la collaborazione con il regista Francesco Sabbatini. Gli Elpris sono: Sebastiano Pagliuca (chitarra acustica, chitarra elettrica, testi, voce), Matias Iobbi (voce), Francesco Coacci (basso, voce), Giandomenico Cicchetti (violino), Federico Cippitelli (organetto), Luca Chiurchiù (batteria).
Come è il disco?
Sei persone diverse, sei background musicali lontani e un’idea comune: creare sonorità originali partendo da una base di chitarra acustica, basso, voce e batteria fino ad arrivare all’ausilio di strumenti tradizionali come violino e organetto. Con questi presupposti e con la supervisione e i consigli di un produttore come Andrea Mei, è nato Elpris, che già nella copertina (opera di Lorenzo Bracalente) presenta un personaggio dentro un altro mondo possibile, un ragazzo apparentemente diverso da tutti gli altri, con altri occhi ed emozioni filtrate. Questo esordio dell’omonima band marchigiana è la forma concreta di una sfida: comporre una canzone diretta e dirompente di base pop, con derive di alternative folk da coniugare a testi cantautorali e ad uno scambio di voci: quella principale del frontman, pura, armoniosa, potente e di ampio respiro in perfetto contrasto con l’altra, del chitarrista e autore di testi, più sghemba, roca e sporca. Il disco presenta le emozioni e i tremori di giovani ventenni universitari, pronti a fare i conti con l’indipendenza, le donne, l’alcool, la vita di provincia e tante sigarette. Elpris è la voce di quei ragazzi che vanno avanti sfidando il mondo con ironia e nessuna spiegazione in tasca, tanto istinto e nessuna posa elegante. Un disco difficile da inquadrare, un nuovo percorso che si apre con una salita, una scalata verso gli obiettivi della vita (Montagne), proseguendo con un inno all’ebbrezza alcolica e di vita (Frizza). Appaiono anche una tragica vita futura (Siringhe) e una critica alla finzione che sorregge il mondo (Poppeggiando), per chiudere con uno struggimento in un non luogo (Megalopolì) e la fragilità della timidezza in mezzo all’indifferenza della gente. E sì, forse Elpris è proprio questo: un giovane ragazzo pieno di passione, sogni e qualche fragilità che cammina con andatura spedita tra le vie di città, mentre prepara una sigaretta e ha la testa in una boccia perché è a suo agio nel proprio mondo.
Rachele Paganelli