Un autore geniale e sconosciuto
Il pittore Silvio Craia ha ricordato agli amici giornalisti e artisti che il 14 gennaio. è ricorso l’anniversario della morte di un grande poeta artista: Emilio Villa. Non meraviglia che un artista come Craia indossi le vesti dello storico e “rammenti” cose che riguardano l’arte e la cultura a noi più prossima. La memoria, il ri-cordare e rammentare, è parte integrante della poetica che informa la sua ricerca artistica.
Gallerie nascenti e prime stamperie
In questo caso c’è di mezzo l’amicizia; negli anni settanta lui, Giorgio Cegna e pochi altri ebbero a che fare con grandi artisti di passaggio che, forse attratti dalla loro giovanile passione o dalla bellezza dei luoghi e della gente, frequentavano piccole gallerie nascenti e non ancora avviatissime stamperie dalle nostre parti. È una storia interessante, forse dimenticata o sconosciuta ai più, ancora tutta da scrivere. Vicende che meriterebbero d’essere conosciute per il coraggio e l’incoscienza con cui venivano proposte, ma anche per alcune conseguenze che hanno avuto in campo artistico.
Tracce
E tuttavia se ne conservano le tracce. Libri illustrati e precariamente legati (che dopo qualche anno diventavano interessanti cartelle di grafica a fogli mobili, ma che oggi vengono ricercati da collezionisti e amatori come documenti assai rari), e poi foto, manifesti, poesie stampate qua e là, a mo’ di manifesto. Una stagione pionieristica per l’arte contemporanea, di cui la nostra provincia s’è fatta portabandiera e di cui potrebbe ancora vantarsi.
Villa, continuatore delle avanguardie
Di Emilio Villa, che era di questa cerchia, qualcuno ha scritto: “Il più esplicito, produttivo e inflessibile continuatore delle avanguardie che la cultura italiana del Novecento possa vantare”. La sua produzione poetica, dispersa in riviste italiane e straniere, ha trovato solo a partire dal 1989, un’edizione che tentasse una raccolta più o meno esemplare di tutto l’ex-cursus. Qualche anno fa anche la Biennale di Venezia gli ha dedicato una sala, e nel 2008 l’artista Claudio Parmiggiani volle organizzare a Reggio Emilia una grande rassegna in ricordo, radunando intorno alle sue opere quelle di altri artisti di rilievo storico (tra cui Craia stesso). Ma sostanzialmente Villa resta un autore geniale quanto sconosciuto. Si è fatto bene oggi a ricordarlo in questa provincia in cui tanto ha operato. Nella speranza che quelle pagine di storia che trattano di lui e di una temperie artistica che ci ha riguardato da vicino vengano al più presto rispolverate e studiate come meritano.
Lucio Del Gobbo