Il Movimento 5 Stelle
fa un reportage sulla situazione
Passeggiando, nel mese di agosto, per Macerata, in piena stagione lirica, non si è potuto far a meno di notare il forte degrado del verde urbano, che, purtroppo, segue un andamento progressivo ed inesorabile nel tempo.
Lungo le mura, presso la curva che va verso ‘le fosse’, la lunga e stretta aiuola presentava piante secche, moribonde ed erbacce infestanti alte.
Arrivati ai cancelli, dopo aver notato i numerosi rifiuti che la gente incivile getta al di là della ringhiera di Viale Leopardi,
proseguiamo il giro per la famosa o famigerata ‘passeggiata pendente’ e notiamo con forte disappunto che la lunga ed ondulata siepe di bossi, pianta nobile per eccellenza, usata nei maggiori e migliori giardini del mondo, è stata lasciata in balìa del bruco defogliatore, come si nota dalle immagini seguenti:
dalle quali si evince, inoltre, la massiccia presenza di infestanti, arbusti e persino palme, nati spontaneamente e non estirpati a tempo debito.
Proseguendo il giro, ci avviamo verso viale Trieste, ma anche qui la situazione non cambia; piante secche, impianti di irrigazione malfunzionanti o rotti e il decoro cittadino a pezzi.
A questo punto, terminato il ‘periplo’ delle mura cittadine, decidiamo di andare a fare una camminata ai giardini pubblici, ove pensiamo la situazione sarà migliore, essendo il ‘gioiellino’ del verde urbano maceratese, andato a finire persino su giornali nazionali del settore, come un modello da seguire. Ebbene, non è così. Le siepi perimetrali sono completamente defoliate, salvo alcuni fortunati punti, e anche qui il bosso è stato lasciato a sé stesso. Abbiamo pensato che chi amministra il verde urbano forse non sa che esistono dei prodotti, anche ecologici, per controllare tale parassita e che con SOLO un paio di interventi annui si può risolvere il problema. Non crediamo, altresì, che il costo di tali interventi possa scoraggiare una città importante come Macerata, anche perché il danno oltre che d’immagine, è reale e concreto, in quanto le piante di bosso non curate, fanno da FOCOLAIO d’infezione per le altre; pertanto, il privato che ha speso tempo e denaro per curare le sue siepi, si vede altre, nuove infestazioni nel giro di poco tempo. Chissà che non ci siano gli estremi per una sorta di richiesta di risarcimento….
Dalle foto su esposte, si notano anche problemi di vario tipo e pericolo per l’incolumità pubblica, quali assi di legno spostate o mancanti, o tubi per l’irrigazione sospesi, piegati e, aggiungiamo, talvolta malfuzionanti.
Vorremmo anche parlare delle rotatorie cittadine, spesso abbandonate, selvagge, incolte, quando dovrebbero rappresentare il benvenuto a chi viene da fuori, o dei cipressi agonizzanti presso il cimitero, ma anche altrove, ma tralasciamo, anche perché la situazione è sotto gli occhi di tutti.
Il verde urbano è un BIGLIETTO DA VISITA per la città, va curato, va pianificato e manutenuto con amore e dedizione, non come se fosse un fardello di cui ‘doversi’ occupare controvoglia. Noi sosteniamo che tale MANCANZA di cure adeguate al verde urbano, sia sinonimo di degrado cittadino, soprattutto agli occhi dei numerosi turisti presenti in città per la stagione estiva. Terminiamo, pertanto, la triste rassegna dei problemi del verde urbano maceratese con alcune foto esplicative e, infine, auspichiamo una maggiore destinazione di risorse al settore e un maggior controllo da parte di chi di dovere, sperando ci siano le competenze necessarie per far ciò.
M5S MC
Giardini Diaz, cancello aperto vicino ai ‘bagni pubblici’. Se un bimbo cade lì dentro, si fa molto male, essendo ripido e pieno di calcinacci. Sicurezza zero!!
Giardini Diaz: Assi di legno rotte, pericolose.
Giardini Diaz: Palma secca. Perché non si taglia, nonostante sia in questo stato da tempo?
Giardini Diaz: Canale di deflusso acque, invaso dalla gramigna.
Giardini Diaz: Altra asse fuori posto.
Giardini Diaz: Altra asse fuori posto.
Giardini Diaz: Palo di ferro crollato su un arbusto.
Fontescodella: Rami secchi caduti e lasciati lì.
Fontescodella: Piantumazioni nuove, lasciate seccare. Un esempio di come buttare via il denaro pubblico.
Fontescodella: Il telo sulla scarpata, messo lì per limitare le infestanti, cade a pezzi e le infestanti colonizzano il terreno. Ci vuole tanto a risistemarlo?
Fontescodella: Il telo sulla scarpata, messo lì per limitare le infestanti, viene colonizzato dalle infestanti stesse.
Fontescodella: Tubo per l’irrigazione rotto, abbandonato lì.
Fontescodella: Assi di legno mancanti.
Via Mugnoz: La staccionata in legno viene sostituita da pessime (dal punto di vista estetico) transenne. Quando verrà ripristinata la situazione?