di Cesare Angeletti
Nei 60 anni in cui ho dedicato parte della mia vita a svolgere, nel tempo libero, l’ hobby di presentatore, di occasioni ne ho avute tante davvero. Ho partecipato al film “Un poliziotto scomodo” con Maurizio Merli, Olga Carlatos e altri attori: nel secondo tempo ho avuto ben 5 scene parlate! Con il G.A.D. Calabresi ho recitato, come caratterista, in “Così è se vi pare” di Pirandello, ad Ostrawa in Cecoslovacchia, quando ancora c’era la cortina di ferro. Per la regione Marche ho portato il “Gruppo folk internazionale adriatico”, da me creato e diretto, al carnevale internazionale di Dusseldorf in Germania. L’Unitalsi mi ha chiesto di organizzare e presentare uno spettacolo sulla piazza del paese di Lourdes, dove ero andato in pellegrinaggio, e hanno stimato che quella sera c’erano presenti 15.000 italiani e 5.000 stranieri. Ho presentato alcune grandi star italiane: Lucio Dalla, Ombretta Colli, Orietta Berti, Mina, Mino Reitano, Silvan, Gigi Sabani e naturalmente l’amico Jimmy Fontana; una serata l’ho condotta a Recanati con Memmo Carotenuto e ho avuto il piacere di presentare tanti altri spettacoli con nomi altrettanto famosi. Probabilmente la giornata più strana l’ho avuta proprio a Macerata. Un mio caro amico, che aveva una grande concessionaria di macchine agricole, mi chiese per la domenica mattina di presentare una gimkana di trattori e io, naturalmente, accettai volentieri. Un paio di giorni dopo un altro caro amico, arbitro internazionale di boxe, mi chiede, per la stessa data ma nel pomeriggio, di presentare nello spazio dietro il convitto nazionale un campionato di pugilato. Naturalmente accetto anche questa proposta. La stessa sera un commerciante maceratese, che aveva una boutique molto conosciuta, mi chiamò dicendomi se la sera della stessa domenica fossi stato disponibile a presentare una sfilata di pellicce. Rimasi un po’ interdetto, perché non conoscevo bene l’argomento ma lui mi spiegò che, per ogni capo, mi avrebbe fatto predisporre una scheda tecnica che io avrei letto mentre per il resto avrei avuto mano libera. Naturalmente, solleticato da quella che per me era una novità assoluta, accettai. Non volendo fare figuracce, come è sempre stata mia abitudine, presi l’enciclopedia, non c’era ancora Google, e mi feci una discreta preparazione sulle pellicce. E quindi ecco i trasformismi di questa giornata così “particolare”… Al mattino la ditta che sponsorizzava la gimkana mi chiese di presentare la gimkana indossando una tuta da trattorista e io l’ho fatto; il pomeriggio invece ho messo una tuta da atletica idonea alla boxe; la sera ho indossato, a quei tempi era d’obbligo per le serate di gala, lo smoking che mi ero fatto fare su misura da una famosa sartoria maceratese e che aveva una giacca nera in tessuto di lamè con piccolissimi lustrini che faceva veramente una gran figura. Ebbene, ancora oggi, ogni tanto, mi ritorna in mente quel giorno così strano nel quale ho avuto la capacità di essere veramente un presentatore… camaleontico!