L’ombra del cuore

di Giusi Falleroni

p 22 l' ombra del cuore

Un duello tra un falco e una iena…

un duello cruento,

fra grigi edifici, simili a celle di un triste alveare;

mentre i fuchi laboriosi producono fiele

per sua maestà,

fugge disperata un’ombra,

mentre l’aquila attende per volgere in altri lidi

e plana attraverso colline artificiali,

l’ombra avvolta di niente,

dopo aver consunto le carni

dopo aver donato in silenzio i tempi migliori, parla:

“Udite voialtri, avidi, beceri! Ingordi come maiali!

Di prostrarmi a terra chiedete ancora,

volete marcarmi il dorso già così indolenzito?

Vi porgo la verga,

e chino il capo umilmente

al vostro smisurato egoismo,

oh!!! ancora una libbra di carne chiedete?

Ecco a voi una lama affilata!

Aiutate le vostre misere fauci

così duramente provate!

Riposatele dunque!

Resto qua, vi offro la parte migliore:

quella vicina al cuore…

Non abbiate paura, avvicinatevi!

ah! misero bottino che avanza…

anche senza respiro, vivo!

È nata l’aquila ormai, ella… vola leggiadra!

Così in alto… Oh! non potete scorgerla,

il sole vi accecherebbe, e la notte le è complice!

Quel che scorgete, è solo un’ombra,

l’ombra dell’uomo,

è rimasta ad attendere e sorride!

Potete accaparrarvi la parte migliore,

forse… quella vicina al cuore,

l’ombra del cuore!

 

Ormai dall’alto palpita l’aquila, e attende paziente

l’ombra dell’uomo…

 

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