Di fuggevoli istanti ordì una storia

Nuovo romanzo di Franca Petracci

 di fuggevoli

Il nuovo romanzo di Anna Petracci, inaspettato, è arrivato in redazione senza clamore, in busta bianca. Un rapido (almeno così era nella intenzione) sguardo per intuire l’argomento ma la lettura ci ha preso… lo stile di Anna Petracci scorre via piacevolmente, le immagini acquistano corpo e colore, il racconto prende sostanza, cattura l’attenzione e non smetti finché non lo hai letto completamente. “Di fuggevoli istanti ordì una storia”, una storia d’amore. O, meglio, una storia di più amori. L’amore di una donna per un uomo, l’amore di lei per la sua famiglia e, infine, l’amore per se stessa. E il tempo? Il tempo nella storia scorre a ritmi diversi, quello familiare fluisce giorno per giorno, quello dell’amore per l’uomo è a sbalzi irregolari, spesso lunghi e lunghissimi, con vuoti che tagliano e riannodano subito la storia, come se fra un incontro e l’altro il tempo non esistesse: due frame di un video uniti togliendo via ciò che stava in mezzo e li separava. Per un carattere fondamentalmente insicuro, come quello della protagonista, il tepore della famiglia genera una protezione continua, sicura e piacevole, tanto da non renderla decisa nei rapporti con gli altri ma attendista. Ha anche un animo buono e ingenuo, che non le permette di troncare relazioni che non la interessano, ma le lascia andare come trasportate dalla corrente lenta di un fiume, per la loro strada naturale, senza che lei intervenga deviandone il corso. Purtroppo per lei le situazioni non durano in eterno e la famiglia subisce i primi sfaldamenti con la morte del padre. Lei si attacca ancora di più alla madre, lanciando subito un segnale forte: dormire con lei, quasi a voler donare alla madre un affetto perduto, rimpiazzandolo con la sua vicinanza, ma, allo stesso tempo, avvicinarsi a un amore che comincia a svanire per intensità diminuita, giungendo ora da una sola persona. Morirà la madre e, riapparirà l’uomo della sua vita. La protagonista, ora sola, dovrà fare una scelta…

Fernando Pallocchini

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