di Leonardo Battista
Ho l’impressione che siamo di fronte a un delirio di massa senza precedenti. La domanda è: come mai? Come mai dopo tutto questo tempo non si riesce a comprendere il vero significato che lo Sferisterio rappresenta? A livello internazionale lo Sferisterio è conosciuto e apprezzato per la bellezza della sua cornice architettonica (Aleandri Ireneo, grazie di cuore, progetto del 1823), per la qualità acustica, per la stagione operistica, per il calendario proposto. Poi la sperimentazione della regia, con le voci, scenografie, costumi, luci… che spesso hanno contraddistinto il cartellone, con entusiasmo e sane critiche. Si è sempre pensato che Macerata, con la stagione operistica, fosse diventata una sorta di salotto d’élite, vero, lo era, ma che fine ha fatto? E che cosa è la “Notte dell’opera”? Scusate ma richiede un sano punto di domanda: vince perché è il coinvolgimento di Macerata e frazioni limitrofe? Anche San Giuliano crea coinvolgimento, il carnevale, la festa delle casette e così qualsiasi cosa si potrà organizzare, specialmente se “magnereccia ed expositiva”. Ma il carro con il Faraone No! per cortesia No!, a questo non ero preparato! E’ stata una comica traslazione temporale, una parodia del popolo egizio in transumanza, e poi in giostra in uno splendido contesto scenografico medievale! Poi, la processione è stata una “rimembranza carnascialesca” di febbraio, con l’eccellente Pro Loco di Piediripa, prodiga come sempre a organizzare (dato che quella di Macerata non esiste). Tutto ciò, non è solo sconvolgente, ma anche di cattivo gusto. Porta il livello della ricercatezza e dell’interpretazione dell’Opera, che negli anni l’ha contraddistinta, a una mera sagra della pappardella e “de li cargiù”. Il coinvolgimento è giusto, ma non con i pistacoppi, cantanti, attori, ballerini ecc. ! Non c’è nulla da sfoggiare, l’opera, è e sarà sempre intimista, personale e non si può pensare che qui si è completamente ignari, incompetenti e senza tradizione culturale. Esistono un’Accademia di Belle Arti, un Liceo Artistico, Atenei di spessore internazionale e ritengo che, coinvolti, possano trovare soluzioni di qualità: ciò che Macerata realmente merita. Fino a quando non si insedieranno commissioni competenti sarà follia anarchica, come è follia, che quattro politici da bassa carboneria, che hanno già distrutto il centro storico, possano decidere anche il valore di un Direttore Artistico. Festeggiamo il 50° anno di attività lirica in Macerata, è un anniversario di risonanza mondiale, è la prima attività culturale della città in assoluto, con collaborazioni internazionali eccelse e non abbiamo una misera Scuola di Canto Lirico, Accademia o divisione di Conservatorio. Poi, allo Sferisterio in 50 anni, quanti concerti sinfonici sono stati organizzati? Festival? Premi per i migliori diplomati dei vari conservatori nazionali, ecc. Anche questo crea economia, ma quanto ci vuole a capirlo? eppure abbiamo il fior fiore dei direttori artistici creativi… È come avere lo stadio di San Siro, conosciuto in tutto il pianeta e non avere Inter e Milan che vi giochino. In questo momento, di resoconti e nuove direttrici politiche pre-elezioni, non si fa che leggere “Io Amo Macerata”, ma ognuno con le proprie contrade e colori politici, senza pensare al bene comune cittadino. E’ tutto come sempre, possono cambiare alcuni personaggi, ma le strategie purtroppo sono sempre le stesse. Ai politici faccio una proposta, certamente non è cosa nuova per voi tutti, ma sempre efficace, se tenete a Macerata come alla vostra casa-famiglia, per voi, i vostri figli, il loro futuro, come state annunciando e come è giusto che sia, non avrete alcuna difficoltà a investirci… In ogni caso, siete imprenditori, no? Fate programmi, previsioni di investimenti, marketing, date soluzioni miracolose, ma sempre con i soldi dei contribuenti. Quindi, vi daremo fiducia, dato che siete esperti in finanza, commercio, import-export, sociale, edilizia – urbanistica (infrastrutture), paesaggistica, territorio, agricoltura, cultura, artigianato, industria ecc., vi voteremo sempre, senza indugiare, d’altronde quella che vince, è la “meritocrazia”, che, tra l’altro, in questi ultimi anni fa molto “chic ”. Accendete pro-Macerata, la vostra tanto cara e amata, vostre fidejussioni, ipoteche di appartamenti, case, terreni, proprietà e averi in genere … A fine mandato, se non sarete stati capaci di rispettare bene le promesse fatte ai cittadini, creando invece solo danni irreversibili, disoccupazione, perdite, chiusure, debito, ecc. si potrà far ricorso al piccolo obolo impegnato. Ma per chi decide di fare politica, costruttiva e risolvere problemi, con tanta devozione, questo è solo un dettaglio trascurabile. Immagino che nelle professioni che svolgete, negli affari quotidiani, chissà quante volte avrete richiesto ciò, a ragione e garanzia del buon fine. Quindi, noi cittadini perché non dobbiamo lecitamente chiederlo a Voi? Il quesito sorge spontaneo: “Chissà che liste elettorali avremo?” Basta con l’armata Brancaleone!, perseguiamo economicamente, civilmente e penalmente questi personaggi, come sempre dovremo fare con i nostri contabili, commercialisti, avvocati. Vedrete quanti politici ci saranno, disponibili a mettere in gioco i loro patrimoni. Basta! non ne possiamo più di continuare a leggere menzogne di articoli sui giornali, pseudo politico-culturali voluti dall’amministrazione comunale, come se non capissimo che cosa sta accadendo in questa nostra Città. Maceratesi, costruiamo questa azienda cittadina, re-inventiamoci, creiamo positività, auto-tassiamoci, facciamo proposte, investiamo e costituiamo cooperative, associazioni, partecipazioni, prendiamo anche gli utili ricavati, giriamo l’economia, creiamo un nuovo modello economico – politico-cittadino, facciamo impresa e non sbagliamo più, creiamo competizioni, gemelliamoci, usciamo dalla città, produciamo ed esportiamo i nostri modelli, altrimenti questa cecità patologica continuerà a essere ereditaria. Basta Macerata! Insorgi! Ridiamo dignità alla città, Macerata è Macerata, bisogna esserne orgogliosi. Non con la “notte dell’opera a tarallucci e vino”, con dei fuori tema indecenti, con una comunicazione, di basso livello sub-paesano. Aver esposto la piramide a gradoni di Djoser, (Zoser), di Saqqara, (quella esistente ha 6 mastabe sovrapposte), progettata dal genio Imhotep (nella III dinastia ), è stato di pessimo gusto. Concetto artistico, proporzioni, realizzazione, e soprattutto fuori locazione e datazione. Almeno quella di Cheope, no? (IV dinastia). Come fare una esposizione di Michelangelo, di eco internazionale, e fuori allestire un opera scultorea di riferimento di un altro secolo… che c’azzecca? (mi sorprende l’Accademia di Belle Arti! Il Liceo Artistico avrebbe fatto sicuramente di meglio), o forse, ironicamente, era una licenza poetico artistica? Ciò, deve farci riflettere e comprendere il momento depresso della città-necropoli, la proiezione sulla facciata dello Sferisterio è cosa trita e ritrita, e questo genere di spot pubblicitario, tremendo, di mediocre spessore artistico-comunicativo, evidenzia la carenza di idee non coordinate e soprattutto, la mancanza di capacità creativa, che non è solo stupire, ma avere un proprio pensiero, progetto, una propria strategia, una propria e vera identità culturale. Non dobbiamo prendere gadget dagli altri, siamo noi i creatori di tendenze, e siamo noi che ogni anno dobbiamo inventare, costruire e stupire. Caro Sindaco, non vince chi compra un personaggio brillante o in voga, perché si è privi di idee e di carattere, quello può essere il regista di un opera, un buon Caronte del momento, vince chi ha una propria indiscutibile personalità, una idea comune, una propria regia, chi si confronta, condivide, cresce in intuizioni, come fanno gli artigiani e gli imprenditori del nostro territorio, riconosciuti come geniali in tutto il pianeta. Che cosa bisogna fare con il centro storico? Dobbiamo acquistare un altro regista milanese o romano o parigino per dirci come cambiare le nostre cose? Questo vecchio addormentato, disteso sulla collina, sono decenni che riposa, sarà mica morto? Almeno proviamo a svegliarlo, suvvia! Politici, non ci rappresentate più, in alcun modo e dovete capirlo, basta con le sagre pseudo-culturali senza frontiere, ma scusate, esiste un “assessorato” alla cultura a Macerata? Occorrono persone innamorate di questa Città, ma veramente! dei suoi vicoli, delle sue vie, delle sue piazze, dei suoi rioni, della sua storia, del suo territorio, dei suoi profumi, dei suoi dialetti, dei suoi prodotti gastronomici. Dobbiamo essere protagonisti perché questo è il momento giusto, è il momento della fantasia, delle menti singole, che non vadano in fuga ma che si confrontino, che inventino, creino, reagiscano e che finalmente insorgano! Ma la “carboneria” nel 1817 non è forse nata a Macerata? …o era la carbonara? Questo stato di torpore, quest’acqua stagnante di giochi politico-strategici deve finire, è per piccoli uomini, non per i nostri grandi figli. Universitari, commercianti, imprenditori, turisti, passeggiando in questo salotto della cultura internazionale possono solo constatare attività commerciali fantasma, vetrine senza alcuna dignità lasciate all’abbandono totale. Qui, caro Sindaco, Assessori, Consiglieri, decade il rispetto verso voi stessi, verso i cittadini e gli ospiti tutti. A che serve lasciare il ricordo e l’impressione di una città bifacciale? Macerata insorgi! a questa classe politica che vuole, imperituro, lo stato comatoso e omertoso. Riprendi la tua Città: comitati, centri di cultura, associazioni, parrocchie “suonate le vostre campane”, non serve restare esiliati nei locali e nei recinti rionali, occorre progettare, ideate, inventare, proporre, occorre aggregazione, altrimenti siamo costretti, come sempre, ad acquistare fuori quello che di qualità abbiamo già dentro. Guardiamoci intorno: siamo diventati culturalmente figli di Eurospin! Macerata, capoluogo di provincia a ferragosto chiuso per ferie! Vergogna! La cosa tragicomica è che in città, negli ultimi tempi, si è innescata una autentica “guerra santa”, tra l’invasione Islamica del kebab e la Cristiana porchetta nostrana. Ma la strategia è risolutiva, arrivano in soccorso dei “Crociati” i “Risorgimentali 1000” di Piazza Garibaldi, che a suon di piadine romagnole di qualità, apre brecce senza resistenza e non fa prigionieri! E noi insieme con il buon Padre Matteo Ricci restiamo alla finestra, perché sicuramente ne vedremo delle belle. Comunque aspettiamo l’evolvere delle cose… tanto “se parla sempre de magnà”. C’è ancora speranza. Come vedete, cari amici, senza alcuna direzione artistica esterofila, abbiamo una regia “oscura e occulta”, talentuosa e senza eguali, dei geni creativi senza competitor e, se permettete, questo è un ”libretto” in cerca di compositore: “La guerra santa nella città incantata – Opera prima del terzo millennio”. Macerata insorgi! è giunto il tuo tempo, finalmente, con l’orologio della torre civica e l’arrivo del tanto atteso ponte sullo stretto di Villa Potenza “che guarda il futuro”… tutto sarà tutto più bello, più snello, più brioso…