di Fernando Pallocchini
L’eclettico Javier Stacchiotti mai finisce di stupire nel continuo rinnovarsi della sua modalità espressiva: maschere in terracotta, dietro le quali si nasconde l’uomo nuovo in attesa di svelarsi. Da sempre le maschere sono state l’ideale nascondiglio per mostrare all’esterno ciò che dietro non è: in teatro, durante il carnevale, nelle rapine. Oggi la nuova maschera è informatica, sono i social network dove il vero si cela dietro uno pseudonimo, dietro false immagini e racconta di sé ciò che non è. Javier soffre le tensioni contemporanee, vive intensamente la crisi del lavoro e aspetta che la nuova umanità esca allo scoperto per ridare all’uomo la dignità perduta e una nuova consapevolezza.