Un report di Confartigianato sulle presenze turistiche
Benché non ancora interamente disponibili i dati relativi al mese di settembre, è possibile avere un quadro abbastanza completo circa l’andamento della stagione turistica estiva nel territorio. Il dato più significativo da registrare (sia in termini economici che di turismo dall’estero o da fuori regione) è quello relativo all’occupazione delle camere nelle strutture ricettive (alberghiere ed extra alberghiere) nei mesi di luglio/agosto:Macerata presenta il dato regionale peggiore (42,8% in luglio, 65,3% in agosto, mentre la media regionale si attesta rispettivamente a 56,8% e 79,0%) con una diminuzione sull’anno precedente pari a –28,9% (luglio) e –15,5% (agosto).
La composizione della clientela mostra una sostanziale stabilità della quota di turismo internazionale (il 21,6%): i principali mercati esteri di riferimento per gli operatori marchigiani sono, nell’ordine, la Germania (per il 29,2% delle strutture), l’Olanda (per il 25,1%) ed il Belgio (14,2%). Se esaminiamo la provenienza della clientela per provincia osserviamo che Macerata è quella con il più basso tasso di stranieri (16,5%).
La permanenza media nelle strutture è in leggero calo rispetto alla scorsa estate sia per la clientela straniera che per quella italiana : Macerata con 4,1 notti (3,7 italiani, 4,6 stranieri) presenta il dato regionale più basso. La permanenza media della clientela “per prodotto” ci indica le performance più alte per il “prodotto mare”: totale 5,3 notti, di cui 5,1 quelle da italiani e 5,4 da stranieri. Il mare è altresì il prodotto che attira la più alta percentuale di clientela italiana (83,1% contro il 16,9% straniera).
Cresce poi lo zoccolo duro di domanda abituale, turisti che tornano ad alloggiare nella struttura di fiducia: in provincia di Macerata si passa dal 27,6% dello scorso anno al 32,5% del 2014, in regione dal 28,5% al 34,4%.
Per quanto attiene infine alla tipologia della clientela vediamo che, per provincia, la parte del leone la fanno le famiglie e le coppie (Macerata, con l’86,9% è preceduta solamente da Ancona che fa registrare l’87,5%: coppie e famiglie sono pressoché parimenti rappresentate); circa la tipologia della clientela per area prodotto, notiamo che il dato più alto si rileva sempre tra famiglie e coppie, nel prodotto “mare”: in regione si sfiora l’88%. E proprio sul “prodotto mare” Confartigianato Imprese Macerata ha voluto fare un approfondimento proponendo un questionario mirato a una delle attività principe del turismo marino, quella costituita dagli stabilimenti balneari. “A conclusione dell’indagine – afferma il Dott. Riccardo Golota, responsabile della Confartigianato Turismo – sentiti il 70% degli stabilimenti della provincia in rappresentanza degli operatori associati, chiediamo alle Amministrazioni Comunali interessate di convocarci per discutere delle problematiche emerse, confidando in futuro di risolverle anche con la nostra collaborazione. E’ evidente che la stagione estiva rispetto a quella del 2013 – prosegue il Dott. Golota – è stata segnata dal maltempo, ma in base ai dati raccolti vogliamo essere fiduciosi e propositivi iniziando a lavorare fin da subito con i balneari per il prossimo anno.”
Di seguito pubblichiamo il report completo dell’indagine svolta da Riccardo Golota sugli stabilimenti balneari del territorio della provincia di Macerata
A stagione estiva quasi conclusa l’Osservatorio Turistico della Confartigianato Imprese Macerata ha voluto fare un approfondimento proponendo un questionario mirato agli stabilimenti balneari. Il responsabile del settore Turismo il Dott. Riccardo Golota ha elaborato e sottoposto dal 15 settembre al 6 di ottobre un questionario a circa il 70% degli stabilimenti balneari della Provincia di Macerata, ovvero Civitanova Marche, Porto Potenza Picena e Porto Recanati, per rilevare l’andamento della stagione 2014 rispetto a quella dell’anno precedente. Sulla base di quanto registrato dalle strutture nei mesi di giugno, luglio ed agosto di questo anno, rispetto al 2013, si è rilevato un andamento negativo per il 60% del campione che si ritiene “poco soddisfatto” e di questi, nel 20% dei casi si considera “per nulla soddisfatto”. Queste variazioni negative si aggirano tra il –10% e il –25% delle presenze globali.
Clientela residenziale e pendolare
Per quanto riguarda le tipologie di turisti, occorre fare un distinguo tra tre diverse categorie quali clientela residenziale (residenti o pendolari), turisti italiani e turisti stranieri. Analizzando nello specifico i dati, possiamo notare che il calo maggiore è stato evidenziato tra la clientela residenziale che, per il 55% degli intervistati, ha fatto registrare una diminuzione tra il –5% e il –20%. A Civitanova ad esempio più del 50% del calo c’è stato proprio nel turismo residenziale, di cui il 15% è arrivato fino al –10% di presenze. Riscontra stabilità un 32% dei balneari, mentre per il 23% delle strutture c’è stato addirittura un +10% di turisti. In negativo per questo tipo di turisti anche Porto Recanati, in cui il calo delle presenze è riscontrato nel 60% delle attività che indicano nella maggior parte dei casi, una diminuzione tra il –11 e il –25%. Lo stesso vale per Porto Potenza che registra una flessione maggiore nei residenti e pendolari, anche se, sia per questa categoria di turisti, sia per quella dei turisti italiani, si nota un buon 55% di stabilità nelle presenze.
Clientela italiana
La rilevazione dei turisti italiani è stata per il 45% negativa (calo tra il –1 e il –10%), per il 35% stabile e per il 20% positiva. La città che ha sentito di più questo calo è Porto Recanati dove il 60% del campione ha registrato un andamento negativo rispetto al 2013 con un calo tra il –6% e il –15%; solo per 31% la presenza di turisti di nazionalità italiana è stabile. Il dato di Civitanova sui turisti italiani invece, si divide più o meno equamente tra positivo e negativo: il 30% degli stabilimenti ha indicato stabilità nelle presenze, mentre per il 35% c’è stato un calo che si attesta intorno al –10% di presenze turistiche.
Clientela straniera
Diversa è la situazione dei turisti stranieri che hanno fatto registrare un aumento rispetto alla stagione passata per il 40% degli stabilimenti, la maggior parte dei quali dichiara una crescita tra il +1% e il +10%, mentre per il 30% degli operatori la presenza degli stranieri è stabile. Questo andamento positivo è dimostrato dai dati dei singoli comuni, uno su tutti quello di Civitanova nella quale il 50% degli intervistati indica un riscontro positivo e per il 20% stabile. Il 15% afferma che l’incremento dei turisti stranieri è stato pari al +10%, mentre il 20% ha registrato addirittura un +20%. Anche a Porto Potenza la situazione relativa agli stranieri è decisamente positiva con il 55% delle strutture che hanno segnalato un incremento del +5% rispetto al 2013. Particolare è il dato di Porto Recanati che, nonostante la stabilità di presenze dichiarata dal 35% del campione e il lieve aumento (tra il +5 e il +10%) evidenziato dal 27% delle attività, registra, nel 20% degli operatori, una totale assenza di turisti provenienti da paesi esteri, definendo il turismo della città a vocazione residenziale.
Fattori che hanno determinato il risultato negativo
A rilevazione conclusa, secondo il responsabile della Confartigianato Turismo il Dott. Golota, quella del 2014 si può definire una stagione estiva negativa per il settore turistico balneare della Provincia di Macerata, con il 70% del campione che afferma essere stata “poco o per nulla soddisfacente” e solo un 30% che si ritiene invece soddisfatto (rispondono negativamente tutte e tre le città, Civitanova con il 60%, Porto Potenza 85% e Porto Recanati 70%). Tutti gli operatori intervistati sono concordi nell’affermare che tra i principali fattori che hanno causato questo andamento negativo della stagione appena trascorsa, quello più determinante, è stato sicuramente il maltempo, che oltre a scoraggiare i turisti ha creato veri e propri danni a spiagge e stabilimenti (ad esempio Porto Potenza e Porto Recanati hanno sofferto particolarmente le forti mareggiate cha hanno eroso intere porzioni di spiaggia). Segue poi la congiuntura economica che il paese sta attraversando. Infatti per la maggior parte degli operatori anche la crisi ha influito negativamente sulle presenze del 2014, riducendo i giorni di permanenza e il budget a disposizione dei turisti. Ogni comune analizzato inoltre ha delle sue specifiche problematiche, a partire da Civitanova che nella lista dei fattori negativi ha inserito politiche locali inadeguate, mancanza di strutture ricettive e difficoltà legate alla viabilità e ai parcheggi (in particolare nella zona del Lungomare Nord). Porto Recanati oltre al maltempo, ha dovuto affrontare anche il problema della balneabilità e dell’inquinamento delle acque che per il 30% degli stabilimenti ha inciso fortemente sulla stagione.
Che sarebbe da fare per migliorare la situazione
Quando viene chiesto che cosa dovrebbero fare le istituzioni per poter migliorare la situazione attuale e futura, la promozione turistica del territorio è la questione che viene chiamata in causa da tutti gli operatori (Porto Potenza con il 40%, Porto Recanati con il 35% e Civitanova con il 23%). L’altro aspetto che interessa gli stabilimenti è la manutenzione delle spiagge, in modo particolare per Porto Recanati in cui il 60% delle attività chiede alle istituzioni che si ponga rimedio al problema delle scogliere. Si distingue Civitanova dove invece, circa il 50% degli intervistati si aspetta dallo Stato un abbassamento delle tasse (Tasi, tassa demaniale, ecc.) e del costo del lavoro per incentivare nuove assunzioni.