Giostra de le castella

A Caldarola dal 27 al 31 agosto

conf-caldarola 

E’ stata presentata, nella sala conferenze della Provincia, la 27a edizione della GIOSTRA DE LE CASTELLA che si svolgerà a Caldarola dal 29 al 31 agosto.

Ricco e variegato il programma che accompagna la manifestazione che riporta la città precisamente al XV secolo e che ripropone un percorso storico-urbanistico del tutto interessante.

Questa ventisettesima edizione, organizzata dalla Pro loco e dall’omonimo comitato, giunge dopo quattro anni di inattività e con qualche piccola modifica rispetto alle precedenti edizioni. Ne hanno parlato, nel corso della mattinata, Stefano Migliorelli, consigliere comunale con delega; Riccardo Donati responsabile del comitato organizzatore; Tiziana Riccardi del comitato organizzatore e Raffaele Ciarlantini presidente della pro loco. “Una idea di don Paolo Mercorelli che nel 1983 diede inizio a questa rievocazione e che ancora oggi – dichiara Riccardo Donati – ripropone un contenuto interessante, partecipato e molto sentito fra Caldarola e le sue frazioni”.

Ci sarà anche un prologo con mons. Pietro Amato, venerdì 29, alle 18, nel teatro comunale; “Viaggio nella Caldarola del ‘400: la tavola di Lorenzo D’Alessandro”, interessante convegno per uno spessore culturale di tutto rilievo. Di venerdì anche il palio dei bambini che introdurrà l’evento ufficiale di sabato e domenica; non mancheranno appuntamenti di natura gastronomica, così come un trekking urbano la domenica mattina.

“Abbiamo cercato di rimettere in moto una manifestazione importante per la nostra città – commenta Stefano Migliorelli – pur consapevoli delle difficoltà, ma consci dell’impegno di tanti volontari che offrono la loro disponibilità per far conoscere uno scorcio di storia importante della nostra terra”. “I giochi e le competizioni – dichiara Tiziana Riccardi – sono una parte fondamentale dell’agone: ancora oggi è viva l’appartenenza alle varie zone del territorio comunale. Giochi che sono similari ad altre manifestazioni, ma che comunque testimoniano dello spirito storico del tempo ed insegnano la storia locale senza ricorrere ai libri”.

200 figuranti, gli sbandieratori di San Ginesio insieme ai tamburini che, con quelli di Caldarola e gli arcieri di Camerino, daranno vita a un fine settimana denso di tanti fatti storici di cui la nostra terra è farcita. Un’attenzione che deve approfondirsi ed espandersi quella legata alla nostra storia in quanto può divenire un elemento di unicità e di autentica riscoperta in funzione dell’economia turistica del nostro territorio così ricco e così pregno di civiltà.

 

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