Un libro scritto da Giuseppe Di Modugno,
edito da Edizioni Simple – collana Memorie
Giuseppe Di Modugno, non nuovo a questo tipo di letteratura e, certamente, grande appassionato della storia e delle storie che circondano i Monti Sibillini, ci regala una nuova pubblicazione che ha per interprete principale la sempre misteriosa Sibilla, un personaggio la cui figura ancora aleggia, a distanza di secoli, nelle zone dell’entroterra maceratese-piceno e non solo. La Sibilla è assai controversa. La storia popolare che si tramanda oralmente (anche se in modo sempre più fioco tanto da renderne l’immagine oggi nebulosa e quasi sconosciuta ai più) ha un buon ricordo di questa Regina saggia mentre la storia scritta, come accade per altre situazioni ( a esempio per la presenza dei Franchi sempre nel territorio maceratese-piceno) presenta una immagine diversa, negativa, quasi demoniaca. Dov’è la verità? Difficile dirlo, anche se riteniamo che le fonti tramandate oralmente nei secoli possono modificarsi, arricchirsi o impoverirsi di particolari ma mantengono sempre una sostanza di base reale. Le fonti scritte invece possono essere facilmente manipolate e aggiustate secondo la convenienza del momento. Mentre nel caso dei Franchi il papato ha distrutto le documentazioni per mantenere un possesso territoriale e i tedeschi hanno modificato i documenti per convenienze di immagine politica, nel caso della Sibilla si è provveduto a demonizzare una figura scomoda, giungendo addirittura a modificare testi letterari come il Guerin Meschino pur di raggiungere lo scopo. Giuseppe Di Modugno cerca di far comprendere questo al lettore, e per far ciò fa raccontare da un vecchio pastore, ad altri giovani pastori tutti insieme seduti intorno al fuoco (il fuoco che, metaforicamente, rischiara le coscienze e fa luce sulla verità), le storie della regina Sibilla, delle Fate che la circondano, della grotta in cima alla montagna che è il suo regno, “favole” narrate con semplice immediatezza che catturano il lettore e lo portano a riflettere. La verità quando è stata manipolata non arriva subito ma va cercata, attraverso la riflessione, con la comparazione delle notizie. “Storie, leggende e altro sui Monti Sibillini” in questo aiuta. Paesaggisticamente il libro offre molto, particolari dettagliati del territorio interessato, supportato da belle immagini del monte Vettore, del lago di Pilato, del Gran Gendarme che qui si specchia. Ogni capitolo è seguito dai versi di Enrico Ricciardi (conosciuto dai lettori de La rucola nella pagina dedicata alla poesia dialettale) scritti in dialetto sarnanese e tradotti pure in lingua italiana nella pagina successiva. Naturalmente non mancano appunti sostanziosi su Pilato, il Ponzio lavator di mani, dal quale prende nome il lago e su Cecco D’Ascoli, il poeta e scienziato ascolano Francesco Stabili e sul suo “Libro del Comando”. Il volumetto è di facile lettura, scorre agile e piacevole tra racconti, versi e immagini; decisamente bella la copertina.
F.Pallocchini
BIOGRAFIA
Giuseppe Di Modugno è nato a Macerata il 28 marzo del 1947, giornalista, ricercatore di tradizioni e folklore attinenti ai Monti Sibillini, ha pubblicato numerosi libri: Racconti e leggende dei Monti Sibillini, Cento Leggende Marchigiane, Guida storico artistica di Pollenza e dintorni, Sui Monti Sibillini tra storia e leggenda, L’inganno felice, Pollenza -arte e storia, La battaglia del maggio 1815 in provincia di Macerata e Giuseppe Garibaldi in provincia di Macerata (1848-1849). Compone musiche e scrive testi per canzoni; è socio Cai e dell’Accademia dei Catenati.