Un libro di Walter Isaacson,
biografo di Einstein e Franklin
Più di 40 colloqui personali con Steve Jobs in oltre due anni, e più di cento interviste a familiari,amici, rivali e colleghi, hanno permesso a Walter Isaacson (già autore di biografie di Albert Einstein e Benjamin Franklin) di raccontare in 642 pagine l’avvincente storia del geniale imprenditore della Apple che ha rivoluzionato il settore della tecnologia. Genialità e lungimiranza dovute anche all’esperienza condotta in India, alla passione per la filosofia zen e alla traumatica esperienza, mai superata, di essere stato abbandonato alla nascita, sono stati i caratteri distintivi di questo straordinario personaggio scomparso recentemente, a soli 56 anni, per una malattia incurabile. La visione di Steve Jobs che ci offre Walter Isaacson è quella di un uomo acuto, brillante, molto meritocratico, maniaco della perfezione, con un forte carisma e una caparbia determinazione di “cambiare il mondo”. Ma è anche quella di un uomo con molti difetti: testardo, intimidatore, ossessionato dal controllo. Imponeva la sua visione e divideva gli uomini in due categorie “genio – idiota”. Jobs, non ha mai preteso né voluto mettere bocca sui contenuti del libro, invitando l’autore a scrivere tutto quello che voleva. Questo perché il suo desiderio era quello di lasciare ai figli un ritratto veritiero della sua personalità e della sua vita, che aiutasse loro a conoscere meglio un padre quasi sempre preso dal lavoro e anche per evitare che dopo la sua morte tanti autori non autorizzati iniziassero a scrivere cose non vere sulla sua vita.
N.Luchetti