L’architetto Arduino sbaglia!

La contestazione di un lettore

 berniquaut

Ho riletto, con più interesse di quanto feci a suo tempo, l’articolo sulla “scoperta” fatta dall’Arch. Medardo Arduino circa “La presenza dei Franchi nel territorio maceratese” (La rucola n. 170). Vi si narra di un documento riguardante l’Abazia di Sorèze, nei Pressi di Tolosa. Il testo originale non è riportato. Una prima considerazione: il fatto che il documento di donazione rechi il sigillo reale e fosse stato emesso in Aquisgrana non implica che le località in esso citate dovessero essere nei paraggi della capitale del regno (se mi arrivasse un documento da un Ministero significherebbe che io sono a Roma o che il Ministero stia a Macerata?). Detto questo, da alcune ricerche elementari (non sono uno storico!) ho rilevato quanto segue:

 

1) Dall’atto di fondazione dell’Abazia : “…Construere monasterum in pago Tolosano iuxta castrum quod dicitur Verdinius Sorcinii rivulo cui …” (“Costruire un monastero, in villaggio Tolosano adiacente a un luogo fortificato chiamato Verdinius sul piccolo fiume Sorcinii…”); Sorcinii: oggi chiamato Orival – da valle dell’oro – perché in quella valle sono stati ritrovati piccoli giacimenti di oro. (http://www.couleur-lauragais.fr/pages/journaux/2006/cl 84/balade.htm)

 

2) Nell’atto di donazione del 1141, che allego in calce (tratto da “Histoire generale du Languedoc” ), si dice che “dono ad fevum ipsum castellum, et castellare quod olim antiquitus vocatum est Verdun et hodie vocatur Brunichellis quod ego et abbas Soriciensis abemus in simul… ” (Brunichellis oggi si chiama Berniquaut, dove si trova l’Abazia di Sorèze)

(http://www.lauragais-patrimoine.fr/sites-archeologiques/berniquaut/berniquaut 1000.htm)

Berniquaut, contrariamente a quanto afferma Medardo Arduino, non è una brulla e disabitata cima dei Pirenei, ma è una località abitata fin dalla preistoria (http:// www.ville-soreze.fr/l-oppidum-de-berniquaut_68.php) Quindi il Castrum Verdinius (o Verdun nell’altro documento) NON è Casette Verdini (che non risulta essere stato mai un “castrum”), bensì Verdinius (come detto, oggi Berniquaut) che si trova a circa 70 km da Tolosa. A proposito dei toponimi “Villamagna” e “Villapinta” l’Architetto afferma di non aver trovato altri riscontri se non le tre località nel circondario dell’Abbadia di Fiastra (semplifico la localizzazione) da lui citate (per Ville Pinte ha dovuto compiere un bel volo pindarico per arrivare a Colbuccaro!). Forse, se fosse stato meno influenzato dalle “alchimie” di don Carnevale e avesse dato più credito ai documenti (nella donazione c’è scritto chiaro: “pago Tolosano”), avrebbe trovato (anche con Google maps) le tre località nel circondario di Tolosa, nelle adiacenze dell’Abazia di Sorèze a cui furono donate: Villemagne e Villepinte sono due località appartenenti al comune di Lauragais (dipartimento di Carcassonne), nei pressi di Berniquaut (Abazia di Sorèse). Amen!

Umberto Prenna

 

FOTO

Berniquaut, luogo alquanto brullo e roccioso dove, in preistoria, erano abitate delle grotte

 

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