di Raffaella D’Adderio
Allo scenario politico non manca niente della pantomima da palcoscenico: personaggi, trasposizioni televisive in serie e, qui descritti, i pezzi d’arredamento necessari alla scenografia. Sopra tutti, si erige lo “scranno” (più etimologicamente corretto dire “scanno”) ossia la poltrona tanto ambita nei palazzi di governo. Ce ne sono di diverse tipologie, ma l’importante per chi la brami è che possa posarci (anzi incollarci) il più a lungo possibile le istituzionali terga. Solitamente, il “sediolone” tanto ambito ha ispirato anche l’espressione “sedere a scranna”, cioè assumere un atteggiamento da “giudice” di tutto e tutti senza averne né le competenze né le capacità. Sotto questa luce, nessuna poltrona è più adatta ai componenti della classe politica italiana e nessun fondoschiena parlamentare è tanto fortunato come in questo momento storico. Ma i politici se da un lato sono protetti dalla spalliera dello scranno, cos’hanno dirimpetto che possa far loro da scudo? Niente paura, gli schermi minimal e “materni” dei vari Tablet, i-Pad, I-Phone sono sempre lì a tenerli al riparo dalle lunghe e tediose sedute in parlamento. Domanda: “Che i politici si tengano in continuo aggiornati su politica interna ed estera in tempo reale?” No, lo schermo serve a interagire con giochi multimediali (calcio, poker, scacchi) e all’alienazione dalle rogne della politica. Infine, si sa quanto sia necessario il tocco femminile all’ensemble d’arredamento. Questo elemento è fortemente presente nel mobilio dei governanti: la sgallettata più o meno giovane sempre in tiro e, a volte, con abbigliamento poco consono alla Camera dei deputati. Di neppur belle e sgambettanti “starlets”, con poco cervello e poderosa spintarella ce ne sono in politica! Certo non sono tutte così, ma quelle presenti contribuiscono ad abbassare il livello del nostro tessuto sociale e culturale e a fomentare un pensiero sessista ancora imperante nel 2° millennio.
Finalmente!
I parlamentari
si mettono
in gioco…
Nessuno
all’ippica?
Si gioca
Dorme!
Maschere
di Raffaele Arena
Messi in imbarazzo dal loro non fare – magari! –
si fecero forza – fasulla – per continuar la recita,
e si stamparono – alcuni –
un sorriso di facciata.
Accidentalmente, o forse no
utilizzarono inchiostro indelebile!