I punti deboli del potere

Una favola emblematica

re-nudo

 

Potremmo dire “Leggete I Vestiti Nuovi dell’Imperatore” di Andersen e aggiungere la dicitura “Istruzioni per l’uso”. Frase criptica che tentiamo presto di chiarire. Sappiamo che il politico per eccellenza, specie quello moderno amante più dei talk show televisivi che dei comizi nelle piazze, soffra di manie di protagonismo e si proponga sempre sovraesponendosi. Siamo invasi dalle mega-facce dei governanti sulle copertine dei giornali, sullo schermo della tv e dei pc e questo perché chi non mostra non vende. I politici italiani sono doppiati dalle loro stesse gigantografie appese e incollate in ogni angolo delle strade, sugli autobus di città, eccetera. Una forte dose di esibizionismo si accompagna sempre a un fastidioso atteggiamento di autocompiacimento, confortato dall’adulazione di cui poc’anzi s’è trattato. Come far crollare questo mondo dei balocchi costruito intorno a chi detiene il potere? Più facile a dirsi che a farsi, ma perché non tentare di cercare un supporto persino in una fiaba? Gli esempi più forti ed efficaci vengono spesso da cose in apparenza semplici, quasi ovvie e proprio per questo ignorate. Se ci si pensa, con la medesima ovvietà, i governanti ci propinano da anni le stesse bufale travestendole da manovre innovative e migliorative. “Il Re è nudo!” è la frase emblematica della fiaba di Andersen; a pronunciarla è un bambino che nella sua innocente e disarmante schiettezza evidenzia la realtà dei fatti. Solo gli adulti sono condizionati da marmoree sovrastrutture per riuscire a vedere o avere il coraggio di ammettere quale sia la verità lapalissiana di certe situazioni. Nel racconto di Andersen l’imperatore, accecato dal suo egocentrismo fuori misura, si affida a due finti sarti che gli confezionano un abito dal pregiato tessuto, invisibile agli stolti. I cortigiani, per opportunismo, fingono di apprezzarne la meravigliosa fattura. Il sovrano finge con ostinazione di crederci sfilando nudo davanti alla folla in adorazione. Questa favola cos’è se non la pantomima messa in atto dalla nostra classe politica che si compiace del proprio potere, davanti a creduloni più o meno consapevoli? Ed ecco le istruzioni per l’uso: ricordate il consiglio della nonna? Quando temi di affrontare qualcuno che ti mette in soggezione, immaginalo in mutande davanti a te e ti sembrerà ridicolo, persino indifeso!

Raffaella D’Adderio

 

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