Un libro scritto da Fernando Pallocchini
corredato dalle foto scattate da Cinzia Zanconi
“Macerata tra storia e storie” è un libro che ha avuto una gestazione particolare e lunghissima, in quanto è la paziente raccolta di materiale riguardante la città di Macerata custodito anno dopo anno nella memoria del computer. Non solo significativi brani di storia dalla fondazione, ma anche architetture, personaggi storici e macchiette cittadine, racconti truci e storielle esilaranti, aneddoti e battute casarecce. Insomma un bel po’ di materiale eterogeneo difficilmente coordinabile per realizzarci un libro. Un libro deve avere una traccia, deve seguire un ordine per essere gustato appieno da tutti, per avvincere in qualche modo il lettore. L’idea è venuta proprio passeggiando per la città, come spesso accade al giornalista quando è in cerca di notizie. Ero a parlare con alcune persone in una via, tutto sommato, abbastanza anonima per la tipologia di costruzioni che le sorgono ai lati quando l’occhio mi cade sul cartello indicatore: via Padre Felice Rosetani. Mi viene subito in mente la commovente storia di questo religioso, trucidato dai francesi durante il sacco di Macerata mentre stava assistendo un moribondo. Da un religioso a un altro il passo è breve, a Padre Cassiano Beligatti che ha intitolato un larghetto lungo via Mozzi, un personaggio che ha una storia incredibile pari a quella di Li Madou. Senza spostarmi molto sul “territorio”, già che sono idealmente, col pensiero, in via Mozzi effettuo presto una correzione: via fratelli Mozzi e ricordo subito e chiaramente la loro storia ma anche quella del calzolaio che lì ancora lavora e di Mochi “gambadilegno” con la sua spassosa disavventura. Insomma a ogni passo idealmente mosso in città mi imbattevo in una via, una piazza, un vicolo (vicolo Marefoschi sede della casa di tolleranza) che aveva una sua sto-ria da raccontare attraverso un avvenimento o per un personaggio. Ecco trovato il filo conduttore del libro: conoscere la città passando per i suoi luoghi che raccontano di essa e delle sue avventure, dell’umanità varia che l’ha abitata. Un libro che racconta come si è sviluppata fino a divenire la “capitale” della Marca di Ancona, che fa conoscere le storie accadute dentro i palazzi del potere, che narra di lavori umili e di personaggi “minori” ma non per questo meno importanti nello sviluppo di Macerata. Come iniziare un libro del genere? Forse da quando era “terra de’ maceriatinis”? No, scontato! Ebbene, ho voluto iniziare da quella che fu una scoperta fortunata fatta nella biblioteca di Recanati: un documento del 1711, anno in cui un gruppo di pellegrini partito da Velletri, nel Lazio, per giungere a Loreto passa da Macerata e la racconta… l’oggetto che più li attrasse fu il meraviglioso orologio del ‘500, allora ancora funzionante, e del quale descrissero con ammirazione tutto il funzionamento. Poi le foto, e sì perché una pubblicazione del genere va corredata con le immagini. Ma quali immagini? Quelle del passato? No, la scelta è caduta sulle foto della città oggi, perché lo scritto racconta quel che è stato, ab Urbe condita (naturalmente non Roma, l’Urbe, ma Macerata) fino ai primi del ‘900 mentre le foto documentano ciò che è oggi. Il web director de La rucola, Cinzia Zanconi, è partita alla caccia delle migliori inquadrature approfittando delle giornate con la luce migliore, centinaia e centinaia di scatti, tutti belli, tutti per qualche verso (soggetti, inquadrature, particolari, atmosfere) interessanti e la scelta è stata dura: che scartare? Poi il dubbio: colore o bianco e nero? Abbiamo optato per il bianco e nero, su consiglio dei librai, e pure per tenere il costo finale il più basso possibile in questo tempo di crisi. Per mettere in grado tutti di poter donare, a Natale, i racconti della propria città. Ci ha gratificato, a Cinzia e me, il commento del patron di Stampalibri, Simone, mentre rigirava il volume tra le mani: “Accidenti, sembra proprio un libro vero, importante! Senti Fernando, lo possiamo inserire nella nostra collana Memorie?”. Eh, che volete, son soddisfazioni…
Chi ne desiderasse copia (10,00 Euro) può richiederlo a redazione.larucola@yahoo.it