L’apologo: il condominio

di Menenius Agrippa Maceratensis

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Due appartamenti di un condominio, posti sullo stesso piano, erano divisi dal pianerottolo, dalla tromba delle scale e dell’ascensore. In uno la famiglia se la cavava, il padre aveva un lavoro ma i due figli no; nell’altro c’era la miseria più nera e quelle persone avevano bisogno di aiuto. I più benestanti dissero: “Venite da noi a mangiare”. E quelli andarono, tutti i giorni a pranzo e a cena. Poi, non potendo pagare elettricità e gas andarono anche a farsi la doccia, infine pure a dormire. La famiglia ospitante non poteva più usare il bagno né le proprie stanze con comodo, dovettero persino levare le immagini sacre della loro fede perché offendevano coloro che erano stati accolti. Finché un giorno scoppiò una grossa lite, ci fu violenza, e una delle due famiglie fu messa alla porta. Morale della storia? Se la prima famiglia avesse aiutato l’altra in altro modo tutto questo non sarebbe successo. Come avrebbe potuto fare? Dopo aver preparato il cibo ne avrebbero portato un po’ agli altri, li avrebbero aiutati a pagare le bollette ma, soprattutto, avrebbe cercato di aiutarli a raddrizzare la loro economia familiare in modo da renderli autonomi. Ossia, quando la politica fa scelte sbagliate…

 

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