E intanto il lievito madre cresce…
Il flusso dei visitatori continua così come continuano le performance interne alla manifestazione artistica “Archè Javier”, uno spazio che Javier Stacchiotti avrebbe potuto tenere tutto per sé ma che, invece, ha donato anche agli altri rendendo tutti partecipi a una festa culturale che analizza chi, oggi, siamo e come siamo arrivati a essere in questo modo.
Non è mancata all’appuntamento delle 18:30 Tamara Moroni che ha proiettato un corto in bianco e nero intitolato “Ultra Candido” e, partendo dal Candido di Voltaire, in rapida sequenza ha mostrato alcune delle pubblicità (molto più lunghe degli odierni flash) più note degli anni ’60, a voler significare: vedete come, allora, la pubblicità condizionava la nostra vita regalandoci dei sogni “durevoli”, la lavatrice indistruttibile fatta per durare. E oggi? Oggi gli spot sono rapidi e “violenti”,
impera l’usa e getta e le persone, guidate dagli esperti psicologi che sono dietro ai messaggi pubblicitari, si sono adattate alla nuova moda che fa comodo alle aziende produttrici.
Da Homo sapiens a Homo consumptor!
Il rimedio? Nel bel dibattito che si è successivamente attivato uno dei presenti ha consigliato: “Buttare il televisore per riprendere in mano la propria consapevolezza!”
Oggi sarà la volta, alle 18:30, dell’avvocato Bommarito che svilupperà un tema a lui caro: la droga in città; una situazione che è un altro segnale di ciò che la società sta diventando.
E intanto il lievito cresce… la paziente Tamara si prende cura tutte le sere della sua installazione, il lievito sviluppa e si è raddoppiato: ora riposa in due vasetti. Una crescita culturale che va di pari passo con gli argomenti trattati ogni sera, per far crescere la conoscenza delle persone.
Arte concettuale attualizzata al contesto.
Fernando Pallocchini