di Raffaella D’Adderio
Che in Italia se ne vedano delle belle e che sia il paese dove amministratori, dirigenti e politicanti ne facciano di tutti i colori, questo lo si sa! Conti in rosso delle regioni, fondi neri, divise blu, fiamme gialle, auto blu di rappresentanza. Un vivace “arcobaleno della vergogna” o anche “l’albero della cuccagna” per chi ne sia stato l’avvantaggiato artefice. La crisi economica è figlia dello sperpero smodato di chi si strafoga alle spalle degli italiani onesti che pagano le tasse. A questi ultimi spetta colmare l’ammanco di soldi sprecati per millantati servizi pubblici, fantomatiche strategie politiche, gare di appalto inesistenti, malasanità, soldi pubblici usati per sollazzi politici. L’Italia di oggi è frutto di una triste contraddizione: città bellissime, paesaggi incantevoli, monumenti storici unici al mondo, arte in tutte le sue forme… sono solo perle buttate ai porci che le mal amministrano. In Liguria, 44mila euro svaniti per via del labirintico gioco di un consigliere provinciale. Il tale si è fatto assumere fittiziamente da un’azienda privata, allo scopo di ricevere dall’Ente locale i rimborsi delle retribuzioni e assicurazioni per le assenze dal lavoro dovute al suo impegno istituzionale. In Lombardia, il caso splatter del “vivo” giro di mazzette nelle camere mortuarie degli ospedali milanesi. Sul macabro mercato lucravano, in cooperazione, personale ospedaliero e operatori delle imprese funebri. Sprecona anche la regione Abruzzo, qui la realizzazione di lavori pubblici è stata spesso affidata a imprese scelte senza far ricorso a pubbliche selezioni. Caso di malasanità in Piemonte: 8 milioni di euro a carico dello stato italiano per le 36 case di cura private, in cui i pazienti venivano dimessi irregolarmente per avere rimborsi più cospicui delle tradizionali tariffe. In Veneto, notevole il prezzo delle malefatte compiute dai soldatini blu e scalato dalle tasche pubbliche. Nella Questura di Rovigo 22 “bleu” sono stati condannati per truffa, falso ideologico e abbandono del posto di lavoro perché dormivano durante le ore di servizio e un poliziotto ha causato un danno di 15mila euro vendendo su Ebay materiale informatico della Questura. Solo alcuni esempi, come solo poche dovrebbero essere le auto blu date in dotazione ai politici magnamagna. Per ora dobbiamo accontentarci di un altro demerito: l’Italia utilizza mezzo milione di auto blu in più rispetto agli Usa e persino la somma di quelle utilizzate negli States, in Inghilterra, Germania, Turchia, Spagna, Giappone, Grecia e Portogallo è inferiore a quella del fornito box auto italiano. Poi, ironia della sorte, sono proprio i nostri politici a dirci: “Usate di più il mezzo pubblico!”