La lettera e l’opinione
Egregio Direttore,
ho letto con interesse il tuo servizio “Gli sbarchi” nel numero 183 de La rucola e ritengo che il problema vada approfondito e analizzato, esaminando tutti gli aspetti (purtroppo negativi) che il fenomeno comporta. Il quesito non implica solo gli sbarchi provenienti dalle coste dell’Africa Settentrionale, ma anche l’afflusso incontrollato di immigrati dall’Est europeo, forse più pericoloso dal lato della criminalità: basta scorrere la cronaca. Buona parte di rapine e scippi sono perpetrati da costoro e non proseguo oltre per non essere accusato di razzismo. Vorrei esaminare con lucidità e senza pregiudizi la situazione che si è determinata in Italia: integrazione obbligata, tolleranza massima, accoglienza indiscriminata, senza se e senza ma, come va predicando il Ministro Kyenge. Come può essere oculato sull’integrazione in Italia un Ministro proveniente da un’altra cultura? Cosa conosce dei nostri problemi causati da una integrazione addirittura forzata e imposta, da discussi Ministri e da altrettanti discussi gruppi politici? Ci viene propinato con monotono languore che questo ininterrotto flusso di poveri sfortunati, mescolati e confusi anche con male intenzionati, possa essere una risorsa per l’Italia. Abbiamo sì necessità di alcune categorie di persone come badanti in massima parte, ma per il resto cosa ne facciamo di soggetti senza arte né parte? Abbiamo una situazione intollerabile di disoccupazione di 3,5 milioni di senza lavoro in procinto di divenire 4 milioni. Che ne sarà di questi imposti ospiti? Andranno ad accattonare nel migliore dei modi, andranno a ingrossare le fila della criminalità nel peggiore. Questa massa enorme, bisognosa di tutto, instabile, incontrollata, creerà grandi problemi di convivenza civile nel futuro per la sicurezza in generale e quella personale in particolare. Inoltre questa enorme massa di immigrati, per una parte consistente, è di religione islamica e tra di loro si possono annidare cellule eversive dormienti in attesa di diventare operative alla prima occasione utile. Altro problema: i cosiddetti rifugiati politici, possono divenire milioni, visto il clima che vige in tutta l’Africa. Come avviene l’accertamento che certifica lo status di rifugiato politico? Ho messo in evidenza il fenomeno in quanto il loro mantenimento ci costa (si dice) 35 euro al giorno più alloggio, così da creare privilegiati tenuti più in conto dei nostri disoccupati e cassa integrati. Vi è un altro problema: quello sanitario. Questa massa di persone vissute dove la sanità è una opzione è portatrice di malattie che in Italia sono state da tempo debellate, vedi tubercolosi e altri malanni altamente contagiosi. Tutto questo va ad aggravare lo stato di disagio in cui si dibatte il servizio sanitario nazionale, a scapito di servizi erogati a Italiani. Se questo è la tanto decantata risorsa perché i sostenitori dell’integrazione a tutti i costi non provvedono con le loro organizzazioni e personalmente a far fronte alle loro esigenze? Tutto questo è originato dalla incapacità della scuola a dare un indirizzo adeguato agli studenti avviandoli verso sbocchi più pratici e tecnici anziché classici, più manualità e meno teorie e meno posti in Comune (“lu postarellu su lu Comune”). Avremo più occupazione e meno problemi economici nelle famiglie dove oggi ci sono figli laureati ma disoccupati. Questa mascherata invasione di extracomunitari decreterà la fine della nostra società basata sui principi del Cristianesimo e del diritto latino e tutto ciò andrà a confermare le amare previsioni della compianta Oriana Fallaci (Islamizzazione dell’Italia e dell’Europa!).
Umberto Migliorelli