di Adriano Accorsi
In quella città, ognuno, poco prima
di morire, entra in una vasta stanza
dal pavimento tutto bianco e si fa un foro
nel palmo della mano. Il sangue esce,
e, come inchiostro che fluisce da penna
guidata espertamente, su quel bianco,
scrive la sua vita, i suoi pensieri,
le sue emozioni; tutto scrive,
anche ciò che a malapena si riesce
di confessare a se stessi. Quanti
libri interessanti e affascinanti
ho letto sui pavimenti di quella
città! Quanta ricchezza da quei libri!