L’appello del Presidente Anmil ai politici
L’Anmil, dopo aver “cancellato” la statua di Giuseppe Garibaldi, compiendo un gesto simbolico per far immaginare come sarebbe diversa la città se venisse cancellato dalla sua storia il monumento e il valore da esso rappresentato, per associare in questo modo, in termini di perdita sociale, la gravità della cancellazione dalla memoria collettiva di infortuni e delle vittime sul lavoro, ha ricordato tutti quelli che, sul lavoro, hanno sacrificato se stessi. Il presidente provinciale dell’Anmil, Silvano Mercuri, ha voluto lanciare un grido di aiuto alla politica, nel giorno in cui la provincia ricorda le vittime degli incidenti sul lavoro: “Rimbocchiamoci le maniche, accantoniamo le divergenze e ripartiamo, facciamo di nuovo sognare i nostri figli, diamogli però un lavoro sicuro, che non metta a rischio la loro salute e la loro integrità. Ricominciamo a costruire e a produrre, senza dimenticare che il lavoro è anche rischio, un rischio da cui possono derivare malattie e invalidità, ma un rischio che può e deve essere previsto ed evitato”. Tante, troppe persone spesso dimenticate. Secondo i dati resi noti dall’Inail, infatti, nel 2012, gli infortuni sul lavoro denunciati sono stati 4.015 (in calo del 10% rispetto al 2011, quando furono 4.494), tra cui 556 in agricoltura (598 nel 2011) e 3.302 (3.757 nel 2011) nell’industria e nei servizi. Gli infortuni mortali denunciati, invece, sono stati 5 (contro i 12 del 2011, 11 nell’industria e nei servizi e 1 in agricoltura) tutti nel settore industria e servizi. A questi dati vanno aggiunte le malattie professionali manifestatesi nell’anno 2012 e indennizzate fino al 30 aprile 2013: 767 il totale delle denunce, di cui 727 definite e 40 in corso di definizione. Una tendenza alla diminuzione che si conferma anche nei primi nove mesi del 2013, con un -13%.
I dati sono stati forniti dal direttore dell’Inail, Fabio Valente Pietrosanto, nel corso della cerimonia civile che si è svolta questa mattina nella sala del teatro parrocchiale della chiesa di San Francesco, cerimonia preceduta dalla messa nella chiesa di San Francesco e dalla deposizione di una corona di fiori sul monumento in ricordo le vittime degli incidenti sul lavoro.
Alla giornata commemorativa hanno partecipato anche il sindaco di Macerata, Romano Carancini, l’assessore provinciale, Leonardo Lippi, il presidente provinciale dell’Anmil, Silvano Mercuri, il consigliere nazionale e regionale dell’Anmil, Gabriele Brachetta, il dirigente viceprefetto aggiunto, dottor Salvatore Calvagna il comandante della Capitaneria di Porto di Civianova, tenente Giuseppe Biasco, il maresciallo Tommaso Bottalico della stazione dei Carabinieri di Macerata, i consiglieri regionali Angelo Sciapichetti e Francesco Massi e la deputata Irene Manzi.
“L’amministrazione dice grazie all’Anmil – ha detto il sindaco Romano Carancini – per la sua opera di sensibilizzazione della società. Gli invalidi del lavoro sono il vero baluardo al modo di essere cittadini perché hanno una sensibilità eccezionale e una capacità di guardare dove spesso noi non riusciamo ad arrivare. Anche la Costituzione ha nel lavoro il suo valore fondamentale, il lavoro è il vero collante della società, quello che tiene unite famiglie e comunità”.
Durante la cerimonia sono stati consegnati i brevetti e i distintivi d’onore che l’Inail conferisce ai nuovi Grandi invalidi e agli Invalidi Minori della provincia. Grandi Invalidi: Mario Gubinelli (Esanatoglia), Angelo Passerini (Pollenza), Gino Villani (Cingoli), Lorenzo Fondati (San Severino Marche), Mirco Loretoni (Visso), Agostino Biagetti (Morrovalle), Lido Mazza (Monte San Giusto) e Ubaldo Bucci (Morrovalle). Invalidi Minori: Graziano Parrucci (Loro Piceno), Alberto Taborro (Tolentino) e Michele Mastrocola (Morrovalle).