Piazza Pizzarello –Stazione autocorriere
Perché queste foto?
La lettera
Appignano li 25/07/2013
Egregio Direttore,
mi scuso per le fotografie che mando in redazione ma è da molto tempo che desidero far presente un punto nero che mi sta molto a cuore. Ho sempre considerato Macerata, mia città natale, un gioiello; bellezza, pulizia, ordine e tranquillità l’hanno sempre distinta e me ne sentivo fiera. Da un po’ di tempo, purtroppo, ho dovuto ricredermi… Non guidando l’automobile frequento spesso, necessariamente, la stazione delle autocorriere. Talvolta capita che si debba usare la toilette ma guai a chi ne ha bisogno: il puzzo e l’indecenza più assoluta fanno retrocedere e questo in giorni successivi della settimana… praticamente sempre! Impos-sibile muovere un passo, si rischierebbe d’imbrattarsi e c’è davvero il rischio di contrarre qualche malattia. Ho girato il mondo ma non ho mai visto tanta inciviltà e tanta noncuranza da nessuna parte. E ancora: in tutti i paesi si pratica la raccolta differenziata e a Macerata per le strade ancora se ne vedono di tutti i colori… Inoltre desidero far presente un altro punto negativo: i “Cancelli” di piazza Garibaldi erano una prerogativa di eleganza e bellezza… perché da così lungo tempo sono incappucciati privando la città di un angolo delizioso? Ho sperato che almeno per il periodo della stagione lirica allo Sferisterio i “Cancelli” potessero sfoggiare la loro bellezza ai forestieri ma sono ormai tre anni che spero invano! Che ne è della mia amata città? Mi scuso per lo sfogo scaturito dalla realtà.
Cordialissimi saluti, Anna Zanconi.
La risposta
Gentile signora,
sia noi de La rucola che i nostri colleghi dei quotidiani cartacei e online abbiamo versato fiumi d’inchiostro (pigiato forte sulle tastiere) per l’indecenza dei bagni della stazione delle autocorriere, noi abbiamo pubblicato perfino un video sulla situazione da lei illustrata (www.larucola.org digitare nel motore di ricerca: Macerata la bella e… le bestie). Il risultato? E’ quello che lei ci ha oggi inviato. Nessuno è in grado di fare qualcosa, né il Sindaco come prima autorità cittadina per la salute pubblica, né il gestore dell’area. Certamente la colpa è della ignoranza di certi soggetti giovanili ma anche di chi li asseconda non intervenendo. In tante città nei bagni pubblici si creano posti di lavoro per personale che custodisce e pulisce. Qui da noi non è possibile. Perché? Ce lo chiediamo anche noi…
il Direttore