di Giuliano Pietroni
(prima puntata)
Presentazione
Giuliano Pietroni, diplomato ragioniere a Macerata, fu assunto all’Agip Mineraria nel 1961, Ufficio Collegamento Amministrativo Estero. Dopo un tirocinio di sei mesi con i maestri Ferrari, Conca, Valle e Lugli, fu inviato in Iran presso il Distretto Operativo Iran a Korramshahr come contabile per l’attività esplorativa del Bargan Shahr, dello Zagros e Mekran. In 5 anni raggiunse la posizione di Responsabile Amministrativo del settore. Nel 1968 era in Arabia Saudita con Quarta, Anselmo e Ingallina per la costituzione della “Società Agip Saudi Arabia”; nello stesso anno fece parte di una task force con il partner Total a Rangoon per l’apertura dell’attività di esplorazione in Birmania. Nel 1969, con Franchino e Ravanello, fu comandato in Indonesia per la costituzione e conduzione amministrativa delle operazioni nel Mar della Cina meridionale e delle joint venture nel Teluk Berau e West Irian. Lasciò l’Indonesia nel 1972 e rimase in sede fino al 1980 presso l’Ufficio Amministrativo Estero. Nel 1981 fu trasferito a Tripoli come Finance Manager dell’ufficio di rappresentanza Agip in Libia, governato da Guidi. La burrascosa permanenza in Libia terminò nel 1983 ed ebbe la responsabilità dell’Ufficio joint venture Audit, mantenuta fino al 1987, prima di essere trasferito per due anni in Angola. Nel 1991, dopo altri due anni in sede, fu inviato in Norvegia presso la Norsk Agip a Sandnes come Finance Manager. Con la stessa qualifica andò in Inghilterra nel 1993 presso il Consorzio Keeig, dove si stava preparando la prima avventura dell’Agip nel Kazakhstan, di cui leggerete la cronaca in questo e nei prossimi numeri de La rucola del “Progetto Ka-rachaganak”. Dopo 40 anni di fedeltà all’Agip Giuliano Pietroni, il 28 giugno del 2001, lasciò la fredda regione del Kazakhstan e salutò l’azienda, avviato alla meritata pensione. Il suo titolo finale? Vice Console Onorario del West Kazakhstan Oblast!
Mosse preliminari
Nel dicembre del 1991 il Kazakhstan ottenne l’indipendenza dalla Federazione Russa, pur restando membro della Confederazione Stati Indipendenti. L’Agip, grazie alla lungimiranza imprenditoriale del suo Presidente, ing. Guglielmo Moscato, istituì una rappresentanza Agip ad Almaty per studiare e seguire le aste di alcune aree che il governo kazako stava proponendo a società estere per lo sfruttamento e la manutenzione dei giacimenti situati sul suo territorio, dato che il governo della giovane nazione indipendente non aveva sufficienti risorse finanziarie.
L’alleanza, l’offerta e lo scenario
Nel 1992 l’Agip, unitasi con la British Gas, partecipò all’offerta di sfruttamento del giacimento a gas denominato Karachaganak, situato all’estremo occidente del Kazakhstan, e per ripristinare un pozzo andato in blow-out durante la gestione kazaka. Il campo era situato a 30 km dal confine meridionale russo, a 120 km dalla città russa di Oremburg e a 20 km dalla cittadina di Aksai, edificata dai russi nel 1988 per i dipendenti impegnati nello sviluppo del campo. Questo accordo preliminare sul pozzo, che costò solo 3,6 milioni di dollari, fu l’appiglio per bloccare l’offerta di un accordo di Production Sharing sulla ristrutturazione del giacimento e, nel contempo, studiare il campo e le sue potenzialità come riserve di gas e olio, che i russi avevano evidenziato in alcuni strati ma che non avevano, ai loro tempi, intenzione di estrarre, poiché il campo era sfruttato prettamente a gas, collegato con gasline alla raffineria russa di Oremburg.
continua