Macerata in rimonta
nella raccolta differenziata
Già ai primi di giugno, d’altronde come era stato previsto in sede di programmazione, è andato prontamente a regime il nuovo sistema di raccolta di rifiuti differenziata anche nel quartiere di Colleverde. I dati in possesso della Smea parlano un linguaggio chiaro, quello dei numeri e delle percentuali: i risultati, riferiti al mese di maggio e con il contestuale avvio del progetto al quartiere di Colleverde (Collevario era già partito poco prima), permettono di affermare che il “metodo di prossimità” non solo funziona sotto il profilo dei risultati ma è al contempo gradito dagli utenti. Macerata, nella sua globalità (comprese quindi le zone non ancora servite dal nuovo sistema), è arrivata a sfiorare nel mese di maggio il 57% di raccolta differenziata. Ora alla Smea sono in attesa dei risultati di giugno per avere la conferma di quello che è l’obbiettivo prefissato: raggiungere entro questa estate il 60% di differenziazione. In definitiva, in poco tempo e con un servizio non ancora esteso a tutta la città, Macerata sta raggiungendo il risultato di comuni importanti come Civitanova Marche e Camerino i quali, dopo anni di raccolta differenziata, sono attestati poco oltre il 65% (fonte: Cosmari, dati del mese di gennaio 2013). Chiediamo a Stefano Monachesi, Amministratore Delegato Smea: “Al di là dell’ottimo risultato reale, avete incontrato qualche problematica con gli utenti?” – “Effettivamente ancora registriamo, in alcuni casi, – risponde Monachesi – delle resistenze da una parte della cittadinanza. Costoro, criticando a priori il nuovo progetto, certificano la propria diffidenza nei confronti di tutto quanto venga, per così dire, imposto dal Palazzo. Evidentemente anche la recente ‘minaccia’ della Tares ha di fatto inasprito i rapporti delle Istituzioni locali con i cittadini utenti. Molti sono rassegnati per non dire arrabbiati nel vedere che sempre e comunque paga il cittadino. Chiedere aiuto e collaborazione anche su un importante argomento come quello della raccolta differenziata diventa difficile e in alcuni casi improponibile”. – “Un suggerimento in base alla sua esperienza?” – “Sarebbe il caso – continua Monachesi – di pensare a soluzioni che vedono un atteggiamento premiante del cosiddetto Palazzo nei confronti di quei cittadini che siano garanti di atteggiamenti quotidiani virtuosi. Premiare e non punire, questa forse può essere la nuova strada per avere con la cittadinanza un nuovo rapporto nel segno della credibilità”.