Fateli pagare questi emeriti imbecilli!

Chi rompe paga e i cocci sono suoi

tumulto

 

Sì, sono nato in Italia, cresciuto in Italia e sono orgoglioso di essere italiano perché qui c’è la cosa più bella e preziosa che un uomo possa desiderare: la Libertà. I nostri nonni e i nostri padri, subendo la disgrazia di due guerre nelle quali molti hanno dato la vita, ci hanno fatto questo splendido dono, del quale oggi possiamo e dobbiamo fruire. Quindi è normale, giusto e naturale che chiunque, in tale situazione di libertà, possa “scendere in piazza” per  manifestare. Ogni giorno le cronache, scritte e parlate, ci dicono di persone che, per protestare o per far valere i propri diritti, fanno cortei e bloccano strade, piazze, ferrovie o aeroporti. Questo è legale e nei loro diritti. Però… tutto questo provoca interventi massicci delle Forze dell’Ordine e, spesso, nonostante la loro presenza, i cortei degenerano e alcuni facinorosi, direi emeriti imbecilli, fanno danni consistenti. A questo punto chiedo: “E’ giusto che, avvenendo ciò, si creino danni e che a ogni fine mese la cifra per ripararli venga tolta agli stipendiati e ai pensionati, gli unici che sicuramente pagano le tasse?” Un vecchio detto, ormai usurato, dice: “Chi rompe paga e…”. Allora, fermo restando il diritto di manifestare sancito dalla costituzione e consentito dalla libertà, non sarebbe giusto finita la protesta, in presenza di danneggiamenti, identificare i partecipanti e, quantificati i danni, mandargli il conto a casa? Sapete che le cifre sborsate per gli interventi delle Forze dell’Ordine e per il risarcimento danni sono con tanti, tanti zeri? Questo potrebbe valere anche per le partite di calcio: lì si conoscono bene i partecipanti. L’incasso della partita, diviso secondo le regole, va nelle casse delle due squadre in campo, però il conto dei danni fatti dai tifosi grava sempre sulle pensioni degli anziani e sugli stipendi degli operai. Manifestare è costituzionale, è legale, è bello perché significa libertà ma il fatto che i danni li paga chi non ne ha colpa non sembra giusto. Il controllo è pura utopia? Eppure con i mezzi attuali non sarebbe irrealizzabile. Se la Forza Pubblica intervenisse solo per circondare la zona e per identificare i partecipanti poi sarebbe facile mandare il conto… Chiederete: “E se l’emerito imbecille non ha nulla da perdere?” non sarebbe un gran problema perché il pagamento andrebbe fatto calcolando i giorni di lavoro socialmente utile necessari a coprire il danno. Il tutto servirebbe a non far prendere bastonate, sputi e calci ai giovani poliziotti e, soprattutto, servirebbe a far capire a chi si attrezza con armamenti da guerra per fare una “manifestazione pacifica” che la Libertà in Italia c’è  e che ognuno può manifestare come crede ma che, se fa danni, bisogna che poi li paga di persona. E si tiene i cocci!

Cesare Angeletti

 

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