di Mauro Ruzzu
Ritrovarsi a giocare
con le formiche dalla testa rossa
e saltare in un attimo nel tempo.
Dove sono, ora quei bambini
seduti sul ciglio di una strada,
inseguendo castelli in aria.
Voci di un passato,
è ancora presente l’albero
della nostra astronave
e vola verso pianeti sconosciuti
ma tacciono i rami nel vento.
tacciono i ricordi
nella quercia dalle ampie fronde
cadenti.
Ritrovarsi ad ascoltare
un canto lontano svanire.