di Siriano Evangelisti
E così anche il 2012 è passato senza che da qualche parte, dove è stato da tempo parcheggiato, sia venuto in città il monumento dedicato al Risorgimento. Visti i tempi lunghi dell’Amministrazione comunale si spera che, almeno per il bicentenario dell’Unità d’Italia, tra 49 anni meno 3 mesi, l’opera del maestro Pannocchia venga finalmente ad abbellire qualche nostra piazza, spesso carente di verde e di arte. Eppure la città ha pieno titolo ad avere questo ricordo, anche perché molti non sanno o dimenticano che il Risorgimento, secondo tutti gli storici, ebbe inizio proprio a Macerata, con il moto del giugno del 1817; moto abortito sul nascere ma che costò molto caro agli ideatori e che, comunque, servì a riaccendere una speranza, poi concretizzatasi 50 anni dopo. In un caso come questo viene spontaneo pensare quanto sia strana la nostra città: da una parte rifiuta o quanto meno non si cura di un dono che, in quanto tale, nulla costa; dall’altra dice di no a un’opera d’arte che avrebbe abbellito la città per sempre, con una spesa non eccessiva e che, comunque, avrebbe potuto essere rateizzata o, per rendere l’impresa meno onerosa, si sarebbe potuto ridimensionare il monumento. Incidentalmente vogliamo far notare che il maestro Cecco Bonanotte, che doveva realizzare la scultura commemorativa a Padre Matteo Ricci, è stato insignito l’anno scorso del premio internazionale “Praemium Imperiale”, una sorta di Oscar dell’arte. Su 119 artisti premiati solo 12 italiani hanno vinto tale premio; fra gli altri Renzo Piano, Gae Aulenti, Arnaldo Pomodoro, Giuliano Vangi. A quanto ci risulta la notizia è passata inosservata a livello locale, eppure Cecco Bonanotte è della nostra provincia, anche se vive in Giappone per oltre la metà dell’anno. Comunque anche per Padre Matteo Ricci se ne riparlerà nel prossimo centenario. Nel frattempo, signor Sindaco, si faccia in modo di dare un po’ di acqua alla fontana di piazza Mazzini: i due animaletti presenti, anche se mal recintati, gradiscono molto, come Lei ben sa, stare a mollo!