di Raffaella D’Adderio
Cosa hanno in comune il ballerino che ha vinto la 12° edizione di “Amici” per la sezione “ballo”e l’attore Raffaello Balzo? A prima vista nulla, tranne le tante fans del pubblico femminile. Entrambi, però, hanno fatto parte della squadra di calcio che è stata avversaria delle vecchie glorie della Civitanovese in occasione della Partita del Cuore di sabato 29 giugno, allo Stadio Comunale di Civitanova Marche. Facciamo qualche domanda al giovanissimo Nicolò Noto, fresco di vittoria e di debutto televisivo.
Nicolò, nonostante la tua giovane età (20 anni) hai già fatto molta esperienza e vinto borse di studio e premi, quali i tuoi esordi? – “Ho praticato arti marziali per 7 anni. All’età di 13 anni ho cominciato a studiare danza classica nella scuola Pro Arte Danza di Asti, poi ho vinto Il Concorso Internazionale di Spoleto e, da lì, ho iniziato a calcare i palchi di diversi teatri sia in Italia che all’estero. Nel 2012 ho danzato nel ruolo di Furbo in Pulcinella al Teatro Filarmonico di Verona e come primo ballerino nel balletto Amarcord”.
Ed ora la tua prima volta in tv con “Amici” di Maria De Filippi – “Ho iniziato danza proprio guardando le prime edizioni della trasmissione Amici; seguivo le lezioni di nascosto perché il mio papà non era d’accordo, visto che da anni praticavo le arti marziali”.
Come l’hai convinto? – “Ha visto un mio saggio di danza in uno spettacolo nella scuola di Asti e ne è rimasto soddisfatto. Da allora mi sostiene e appoggia, ma è anche severo: mi sprona a impegnarmi con costanza e sacrificio”.
Le regole prima di tutto! A tal proposito, quanto hanno contribuito le arti marziali?- “Moltissimo, ho imparato che anche nella danza, se non hai la disciplina oltre al cuore, non puoi diventare né un professionista serio né un artista”.
Il tuo esordio in tv è andato benissimo e ti auguriamo un futuro radioso – “Grazie. Tempo fa pensavo che avrei ballato solo in teatro ma, dopo questa esperienza così gratificante, spero che per me ci siano altre occasioni di lavorare in televisione”.
Di altra generazione, il bellissimo 38enne Raffaello Balzo che è stato avvicinato (davanti agli spogliatoi dello stadio di Civitanova) da gruppi di ammiratrici in delirio. Al suo attivo: una carriera da modello per le più grandi griffes, targa del “Più Bello d’Italia”, attore di fotoromanzi e, poi, fiction tv, reality tv, cinema, teatro. Certamente il grande pubblico lo ricorda per la sua impeccabile interpretazione del perfido Armand Benac, nella fiction di successo Elisa di Rivombrosa. Raffaello, prima di fare il modello lavoravi per l’Alcatel, t’è rimasta la passione per i computers? – “Facevo il programmatore e quel mondo mi entusiasmava; ora che i pc sono diventati come il pane quotidiano non rappresentano più una passione per me”. Quindi, “da grande” vorresti continuare a lavorare nel mondo dello spettacolo? – “Finché ci cascano…perché no?”.
Ti piacerebbe rimanere in Italia o andare all’estero? – “Le produzioni cinematografiche, specie quella americana, sono gigantesche rispetto all’industria italiana del cinema; esse ci fagocitano letteralmente. In ogni caso, non andrei a lavorare all’estero perché non è così facile entrare in certi circuiti né è vero che sia tutto improntato a un metodo meritocratico. Voglio essere sincero: il mondo dello spettacolo è un piccolo universo molto chiuso e lo è a maggior ragione oggi”.
Alla luce di questa asserzione, cosa consiglieresti ai giovanissimi ragazzi della trasmissione Amici che stanno iniziando il loro percorso da personaggi televisivi? – “Direi di ascoltare di più l’insegnante Alessandra Celentano che conosco anche nella vita. In tv è dipinta come una iena ma lei, con grande coerenza e professionalità, crede fermamente nel fatto che un buon insegnante non debba promettere ai suoi allievi traguardi illusori, ma aiutarli a capire quanto sia faticoso arrivare e quale sia la strada più giusta per ciascuno di loro. Io, avendo qualche anno in più di questi ragazzi, condivido appieno e trovo molto onesto il pensiero della professoressa”.
Prima di salutarci, ci racconteresti di una delle performance attoriali in cui ti sei divertito di più?- “A parte nella bellissima esperienza di Elisa di Rivombrosa, nello spettacolo teatrale Due cuori e una caparra…finché mutuo non ci separi, una commedia divertentissima dove interpretavo un rovina famiglie e dividevo la scena con i bravi Enrico Franchi, Cecilia Taddei, Veronica Rega, Nicola Canonico”.