Un libro scritto da Riccardo Rinaldi,
edito da Edizioni Simple
“La dittatura democratica dei lavoratori garantiti” è un libro scritto da Riccardo Rinaldi ed edito da Edizioni Simple. Consta di 328 pagine suddivise in 33 capitoli, tutte da leggere e da analizzare con attenzione per la concretezza degli argomenti trattati nonché per la loro completezza, frutto di metodica ed esperienza. Ogni capitolo vede in apertura un brano tratto dagli scritti, pubblicati nel 1840, di Alexis de Tocqueville che danno lo spunto all’autore per descrivere la situazione che, oggi, le democrazie stanno vivendo, della deriva demagogica che le ha portate a trasformarsi in dittature democratiche, come aveva già previsto due secoli fa Alexis de Tocqueville. La trattazione di Riccardo Rinaldi è disseminata di citazioni che confortano e sostengono le sue tesi, con gocce di verità tratte da pensatori di ogni epoca, da Aristotele a Cacciari. La sostanza che funge da collante è la esperienza maturata negli anni da Riccardo Rinaldi durante lo svolgimento di lavori in ambiti diversi. Ecco una sintetica cronistoria dell’autore: nato nel 1951 si è laureato in Ingegneria Meccanica; ha lavorato dal 1977 al 1991 in ruoli dirigenziali presso grandi aziende private italiane; dal 1991 al 2002 ha diretto 5 aziende sanitarie in diverse regioni italiane; dal 2003 è tornato a esercitare la professione tecnica di Ingegnere con studio in Ancona. Determinanti, ai fini dei contenuti del libro, le sue esperienze nel privato e nel pubblico. Naturalmente nel titolo c’è il contenuto del volume, vale a dire che oggi viviamo in una dittatura condizionata da chi ha un posto di lavoro reso intoccabile dalle convenzioni. Ecco, abbiamo di poco allargato la sintesi poetica del titolo, perché non è cosa semplice raccontare di questo libro, per i suoi contenuti così densi. Rendiamo allora pan per focaccia all’autore usando i suoi scritti come… citazioni. “Il segreto di una sana democrazia risiede nella sua mobilità, nella sua capacità di fluttuare, di non permettere stratificazioni di interessi che, con l’andare del tempo, la fanno degradare a puro patto scellerato tra soggetti resi forti dalla loro preponderante unione, a discapito di soggetti resi deboli dalla loro frammentaria dispersione”.
“Il numero diventa misura dei rapporti di forza … La quantità si fa sinonimo di qualità”.
“Soltanto una maggioranza stabile e predisposta al consumo immediato riesce a imporre un modello di vita che si può definire omicida, non suicida, in quanto ne sono vittime, in modo prevalente, le generazioni a venire”.
“Quando si sono sedimentate ingiustizie e privilegi la legislazione serve più a conservare le ingiustizie e i privilegi che non a garantire i diritti dei meritevoli”.
“Quando il datore di lavoro è pubblico il rapporto è inestinguibile perché sottratto alle leggi di mercato”.
“I diritti acquisiti, quando eccedono la decenza, diventano furti acquisiti e vanno perseguiti per legge”.
“La democrazia in sé è solo uno strumento e come ogni strumento, come ogni attrezzo, va sottoposto a manutenzione ordinaria e straordinaria”.
“Il processo di formazione della volontà democratica si risolve in un procedimento amministrativo volto a promuovere élites alternativamente al potere, alternanze di governo che solo apparentemente danno l’impressione di rappresentare la libera volontà popolare”.
Insomma, consigliamo questo come un libro da leggere e conservare in biblioteca.
F.Pallocchini