In sintonia con Papa Benedetto
e la rinuncia
Quando sulla mia terra
non ci sarà più nemmeno
la fragranza di un tiglio a primavera
quando
non si scorgerà neppure una nuvola
che si smarrisca nel mio cielo,
in cerca di un approdo,
solo allora scoprirò
che esiste un luogo
adatto a ritrovare
un po’ di pace.
Questo luogo è la casa
de la mia infanzia.
Sento in me una voce
che pretende un ritorno.
A volte
nel mentre i quadranti de la vita
m’hanno portato lontano
mi son detto:
“Cosa ci faccio qui?”
Rispondevo a me stesso:
“Sono qui soltanto con il corpo”.
Ma il mio cuore è lontano,
là dove erano i miei cari
là dove c’era un caminetto acceso
là dove purtroppo
non potrò più tornare.
Perdonatemi! Sono stanco!
Ho i piedi sanguinanti
e non c’è nessuno più
che terge le mie lacrime.
ormai so
che tutto è inutile!
Non ho più le forze
per tornare indietro
sui sentieri del sicuro.
Solo un bronzo
ne la mia sera
coi suoi rintocchi
per dirmi accorato:
“Questa è la vita!”
di don Mario Buongarzoni