Il Comune risponde al Cosmari: “Presto saremo al 65%”

Intanto arrivano un “Centro del riuso”

e una “Isola ecologica” unica

 

La prevenzione della produzione è la migliore possibile tra le scelte di gestione del ciclo integrato dei rifiuti in quanto elimina la necessità di raccolta, trasporto, riciclaggio e smaltimento, garantendo così il più alto livello di tutela dell’ambiente e ottimizza l’uso delle risorse.

In questo senso il Comune di Macerata, con un’apposita delibera, approvata recentemente dalla Giunta, in base anche alle linee di indirizzo fornite dalla Regione Marche in materia, ha deciso di dotare la città di un Centro del riuso con l’obiettivo di ridurre i rifiuti intercettando i beni ancora in buono stato, ma non più utilizzati, prima che vengano gettati in modo che possano essere  recuperati da altri utenti. Il Centro verrà gestito dalla Smea in quanto gestore del servizio rifiuti così come previsto dalle linee guida regionali,   che verrà affiancata nel servizio dal Centro di Educazione Ambientale.

Il Centro del riuso verrà allestito nei locali del vivaio comunale in via di dismissione : “La scelta di collocare il Centro in quell’area – afferma l’assessore all’Ambiente, Enzo Valentini –  è stata  dettata dal fatto che in quella zona, a poche decine di metri da via Tucci e dall’ingresso della galleria delle Fonti, come noto, abbiamo previsto la realizzazione di un’isola ecologica che diverrà un unico centro di raccolta dei rifiuti urbani differenziati. In questo modo verrà realizzato un polo di riferimento unico per i cittadini che intendono dismettere i propri beni. Di volta in volta verrà verificata così anche l’opportunità di orientare il materiale verso il ciclo del riuso e verso quello dei rifiuti”.

Per arrivare all’obiettivo della chiusura dell’inceneritore è importante aumentare la percentuale di raccolta differenziata – ad aprile è stata del 52,84% – ma anche ridurre la quantità di tonnellate di rifiuti prodotti.

In termini di rifiuti prodotti e da smaltire, l’Amministrazione comunale coglie l’occasione per sottolineare che “anche quando il Comune di Macerata avrà raggiunto, contiamo a breve, l’obiettivo del 65% di differenziata, le tonnellate in meno da smaltire saranno, annualmente, all’incirca 2.160. Non sono sicuramente queste a determinare la necessità di mantenere in attività l’inceneritore, che smaltisce 20.000 tonnellate l’anno. Il Comune di Macerata proseguirà nell’impegno della riduzione dei rifiuti e nell’aumento della percentuale di raccolta differenziata, ma per la chiusura dell’inceneritore è indispensabile l’apertura della nuova discarica di Cingoli.

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