Vu cumprà in Consiglio comunale?
Il commercio illegale a Macerata, si sa, sembra essere diventato prassi comune nell’indifferenza più totale di Questura e Polizia Municipale, quest’ultima indaffarata con le multe a captare gli ultimi risparmi rimasti alle famiglie, agli studenti e ai lavoratori.
Questo mercoledì, durante il consueto mercato settimanale, in centro è apparsa una nuova bancarella che ha incuriosito i passanti, perché sopra, in bella vista, c’era il famoso “Tapiro d’oro”!
I militanti di Forza Nuova, per ribadire la propria opposizione all’abusivismo, hanno posizionato un telo simile a quello usato dai “vu cumprà” all’ingresso del Palazzo Comunale, esponendo dei manifesti che esortavano letteralmente i cittadini a non dare un centesimo agli abusivi e depositando al centro dell’installazione un tapiro d’oro dedicato all’amministrazione comunale, con vicina una targa: “Rom, abusivi, accattoni… stanno lavorando per voi”.
Con il seguente comunicato hanno motivato la loro azione: “Qui si usano due pesi e due misure. I commercianti italiani vengono tartassati da Equitalia, dal fisco e troppo spesso sono costretti a chiudere i battenti abbandonati dalle istituzioni; in compenso però vengono lasciate agire indisturbate bande di africani che non pagano le tasse e che non hanno alcun diritto di chiedere denaro ai cittadini in corso Garibaldi, corso della Repubblica, ai Cancelli e fuori dai principali supermercati della città. Oltretutto in maniera assolutamente molesta. Vista la totale mancanza di provvedimenti da parte da parte del Comune e delle autorità preposte al controllo del territorio, Forza Nuova ha voluto, in maniera goliardica, domandarsi se a questo punto sarà possibile praticare il commercio abusivo anche in consiglio comunale”.
Beh, facile… c’è il cortile del palazzo comunale che ha un piccolo loggiato riparato dalle intemperie e dal sole, poi ci sono le scale che portano di sopra… sarebbe un luogo ideale per i teli dei Vu cumprà! Senza considerare che c’è anche un buon passaggio di persone, minimo tutti gli amministratori e i consiglieri che partecipano alle sedute del Consiglio comunale: ‘na borsetta, ‘na collanina, ‘n paru de ciavatte a la jornata è rimediata. Esentasse.