Bilderberg

Chi sono gli italiani

che partecipano, chi c’è dietro

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Il Gruppo Bilderberg è formato da potenti personaggi del mondo bancario, economico e politico, si riunisce annualmente per degli incontri cui interviene, invitato, un altro centinaio di persone che hanno una forte valenza nel loro ambito d’interesse e nei loro paesi. Durante questi summit si dibattono tematiche e strategie planetarie, in pratica si decidono le sorti del mondo. Tra le presenze italiane Mario Monti è uno dei partecipanti fissi. Nell’ultimo triennio altri italiani che hanno preso parte agli incontri sono: Franco Bernabè (banchiere e Telecom), Mario Draghi (già Governatore della Banca d’Italia, ora di Bce), John Elkann (Fiat), Tommaso Padoa-Schioppa (già Ministro), Romano Prodi (già Primo Ministro), Domenico Siniscalco (già Ministro e Vicepresidente di Morgan Stanley), Paolo Scaroni (Enel), Giulio Tremonti (già Ministro), Enrico Letta (Pd), Lilli Gruber (giornalista) e Fulvio Conti (Enel). E’ un caso che Mario Draghi e Mario Monti abbiano avuto determinati incarichi? Nulla avviene mai per caso. Questa, pur inquietante, è la facciata, per così dire, pubblica. Ma c’è dell’altro. Fin dalla sua fondazione, nel 1954, strani personaggi appartenenti o appartenuti a servizi segreti compaiono nelle riunioni, uno è stato Joseph Retinger (segretario della conferenza) che fece parte del servizio segreto inglese; un altro che ha preso parte alle riunioni preparatorie è il generale sir Colin Gubbins, sempre di quel servizio segreto e che, successivamente, fu uno degli organizzatori della filiale inglese di Gladio. Questo significa che dietro la facciata c’è la Nato, ossia gli Stati Uniti d’America con i suoi alleati. Cosa si prefiggono? La loro azione è volta a convincere i leader delle nazioni e, attraverso questi, a manipolare secondo convenienza l’opinione pubblica. Questo non esclude che i “potenti-paravento” (ma… chi nasconde chi?) abbiano, in cambio, la facoltà di manovrare pro domo sua a danno delle comunità nazionali, succhiando le loro energie economiche, appropriandosene per aumentare i propri possedimenti in ciò che più ha valore: terreni e fabbricati, tolti a coloro che a causa di tali manovre saranno in difficoltà e altresì impedendo che altri possano assurgere a un potere economico pari al loro. Poi ci sono le classi politiche che amministrano le varie nazioni, composte per lo più da personaggi corruttibili e corruttori, pronti quindi a prestarsi a ogni gioco pur di mantenere i privilegi acquisiti. Questo metodo determina la stasi del sistema che ciclicamente, e non per caso, ripresenta le medesime circostanze: una specie di tiramolla. E ogni volta, porta a un ulteriore arricchimento degli “intoccabili”.

Fernando Pallocchini

 

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