“Il castello del mago”, nuovo libro scritto dall’artista corridoniano Silvio Natali

Esce in libreria un ennesimo “racconto” di Silvio Natali, lo pubblica, come è ormai consuetudine, Seri Editore; si intitola “Il Castello del Mago”. L’attività di un artista è sempre complessa e multiforme; Natali non si smentisce anche in questo caso. Scrive una fiaba, che giustamente viene definita “per bambini e per adulti” dato il tipo di insegnamento che se ne trae. Ma non scopriamo subito le carte.

Ne tratteggiamo l’originalità rivelando che la fiaba è scritta, come spiega il prefatore del libro (Roberto Giardina, scrittore e corrispondente per Qn Iitalia dalla Germania) in versi cadenzati in endecasillabi a rima baciata: un capriccio letterario che fa tornare all’infanzia di ognuno di noi, risuonanti nella memoria e nell’orecchio come musica antica e tornante dal Corriere dei Piccoli e da altre pubblicazioni del genere.

“Mi diverto tanto!” è l’esclamazione di rito: per Silvio Natali l’arte e la creatività espressa in varie forme (il cambiamento è parte integrante della sua poetica) è divertimento, piacere, sfogo di fantasia. Vi rincorrono in questo caso riferimenti infantili, mescolati a ricordi vissuti, tiritere soporifere, giochi, passioni giovanili, combriccole parauniversitarie, feste di matricola, brevi iscritti picareschi, trasgressivi, sconvenienti, pensati per essere così.

Tutto all’insegna di una libertà che è, appunto, palestra e divertimento, motivi, spesso, che coincidono col ricordo di interminabili risate (non sardoniche, come quelle di De Dominicis, ma causa ed effetto di divertimento personale, liberatorie di un vissuto qui poeticamente evocato). Come si conviene a un ex medico immerso per anni in angosce, a dover sbrogliare e condividere casi e situazioni intime anche dolorose, insopportabili per una persona responsabile e sensibile qual è Silvio Natali.

Nel libro è presente una sua eredità: le poetiche illustrazioni sono opera di sua figlia Francesca, laureata in “Costume e Moda” all’Università di Urbino, con esperienze professionali di stilista per grandi Aziende di abbigliamento. A proposito di questo “Castello del Mago” Natali si conferma anche un ex liceale impenitente che, continua a fare esercitazioni pre-goliardiche, usando la parola in rima, non smentendo la sua indole giocosa e il suo consueto sorriso, quella luce che mette nei suoi paesaggi dipinti, in cui la natura si riprende sempre la sua parte di sole e di cuore. Un libro curioso e attraente: da gustare.

Lucio Del Gobbo

15 ottobre 2024

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