Questa sera finalmente un venticello insolito, diverso dalla pungente aria che ha fatto da padrona nei mesi scorsi, attraversa le fessure delle imposte e invita a uscire fuori per coglierne la delicatezza. I ghirigori in cielo regalano cromie uniche e senza tempo, il sole muore lentamente in una lunga agonia e le stelle sono pronte a fare capolino in un’incerata di puntini luminosi. Sorseggio un calice di rosé e azzero tutti i pensieri del giorno: finalmente pace.
Dalla terrazza ammiro lo spettacolo dei campi dove le messi verde brillante, in attesa di biondeggiare, ospitano due intrusi intenti a correre e rincorrersi… che bella la spensieratezza! Sono due giovani che si sono accampati in quello scenario bucolico e approfittano degli ultimi sprazzi infuocati per ribellarsi alla schematicità del quotidiano.
In lontananza, sotto un albero particolarmente frondoso, s’intravedono una coperta a scacchi e due zaini, quasi sicuramente con tutto l’occorrente per un pic nic. Apprezzo l’ultimo sorso di vino, saluto tacitamente i due fuggiaschi e sorrido. La bella stagione sembra finalmente iniziata.
Francesco Sabbatini
9 ottobre 2024