Quando vedo tanta gente andare ad affollare quel lungomare spoglio di bellezze
storiche, per passeggiare lungo un marciapiede pieno di “vu Cumprà”, mi viene il magone. Sì, mi rattristo pensando che nel nostro entroterra deserto, ci sono bellezze che se le avessero all’estero ci andrebbero matti. A riprova di questo si sta assistendo a un massiccio acquisto di casali da parte degli stranieri, mentre noi ignoriamo i nostri gioielli.
Chi di voi, la domenica fa una gitarella per visitare i nostri borghi medioevali? Chi di voi, a esempio, è andato almeno una volta a vedere la meravigliosa chiesa di San Marco a Ponzano di Fermo? Chi ne sa la storia? Sapete? La leggenda narra che due fratelli in discordia, Ponziano e Gilberto, fondarono due borghi diversi, dando vita l’uno a Ponzano e l’altro a Monte Giberto. Comuni collinari, sorti nel Medioevo in un territorio popolato sin dall’antichità. Vi sembrerà strano ma due registi del cinema sono capitati a Ponzano e hanno deciso di giraci un film. Un pianista bravissimo ci ha organizzato un festival denominato “Armonie della Sera”, e un violinista ha voluto far risuonare il suo violino avanti ai resti della Madonna delle Cataste.
Sapete cos’è? Madonna delle Cataste è un luogo ancora poco conosciuto, un piccolo tempio circolare a otto arcate che sorge sulla riva del fiume Ete Vivo. Col toponimo “Madonna delle Cataste” si vuole indicare anche una zona del territorio di Ponzano di Fermo all’estremo limite della Contrada Schito. Nel sito è presente un rudere di forma circolare per ricordare le apparizioni della Madonna, che la fede popolare dice siano avvenute a un uomo e ad alcune donne che erano al lavoro nei campi, nella primavera del 1921. Per devozione i contadini della zona realizzarono un tempietto veramente bello, con una architettura spontanea, ben distante dalle brutture che a volte fanno gli architetti moderni.
Una chiesa ad archi che ricorda le antiche costruzioni della Roma imperiale ma che, per il vero, fu fatta solo cento anni fa. Poiché nemo propheta in patria, i poveri contadini furono presi per pazzi visionari e questo provocò un certo abbandono della chiesetta. In seguito un incendio scoppiato negli anni ‘40 fece crollare il tetto della bella costruzione e la chiesa perse quindi la sua destinazione d’uso. Questo, però, la rese ancor più suggestiva. Madonna della Catasta (o Madonna delle Cataste), che come ho detto si trova a Ponzano di Fermo, è un luogo interessante da visitare per scattare qualche foto suggestiva molto particolare o spadroneggiare dall’alto sulla gradevolissima terra rurale. È stata scoperta dal grande pubblico recentemente grazie ai social quando, in seguito a lavori di pulizia e taglio alberi nati al suo interno, è tornata a vivere.
Vi sono due modi per arrivarci o dalla nazionale (non è visibile ma nascosta dagli alberi) oppure da una strada bianca. Dalla nazionale non vi è una strada dedicata, si può procedere solo a piedi o in bici. Inoltre bisogna guadare il fiume Ete (largo mezzo metro). Perciò se siete automuniti si consiglia percorrere la strada bianca (imbrecciata) da dietro. In questo luogo “che tutti dovrebbero visitare”, come detto ci hanno organizzato concerti di violini perché è un sito incantato e caratterizzato dai resti della Madonna delle Cataste. Questa curiosa architettura a pianta ottagonale è sorta negli anni ‘20. I veggenti raccontarono di aver visto l’immagine della Madonna sopra una delle cataste di fascine raccolte lungo l’Ete. Dopo averla ignorata per anni, l’amministrazione comunale sembra aver compreso che può divenire una bella e curiosa attrazione per i turisti che, posteggiati al mare, desiderano fare qualche interessante immersione culturale su per il nostro territorio interno, collinare.
Alberto Maria Marziali
19 settembre 2024