Il libro – “Fra la supernova dei Magi e una eruzione del vero monte Oreb, visse Gesù”

È la curiosità la spinta che muove il ricercatore. In ogni ambito. Completata dall’amor di precisione, di lasciare il meno possibile fuori posto o, meglio ancora, dalla necessità insita nell’essere umano di conoscere soprattutto la verità, una parola che troppo spesso è mascherata, resa evanescente da poteri e ordini superiori.

Non è per caso che Enzo Mancini, l’autore del libro “Fra la supernova dei Magi e una eruzione del vero monte Oreb, visse Gesù”, edito da Edizioni Simple di Macerata, pone nella pagina immediatamente successiva a quella con il titolo, che cosa? La immagine del caro e compianto professor don Giovanni Carnevale. Lo scopritore della “Francia antiqua”, la Francia Picena che era qui nelle Marche, da dove ha ripreso impulso il valore del popolo Piceno, affrancato dal potere della Roma ormai decaduta, e come popolo franco ha ricostruito il mondo europeo. Una storia contestata dai parrucconi della tradizione, restii tout court alle nuove intuizioni, senza volerle indagare, controllare, verificare.

Scrive Enzo Mancini: “Era una bomba ma non fece il botto. In qualche modo fu disinnescata”. Nella introduzione al suo libro Enzo racconta di don Giovanni Carnevale, delle sue prime conferenze dove i “professori” ridevano di lui, delle sue scoperte, delle sue intuizioni. Poi, a uno di questi incontri fu proprio Enzo Mancini a intervenire facendo presente che nel “Capitulare de villis” viene ordinato di produrre il vino cotto, tipico prodotto del territorio centro-sud delle Marche. Il professor Carnevale comprese subito la importanza del documento citato per sostenere la sua storia e Mancini comprese che nella storia mai tutto è chiaro, così come per quel che concerne la vita di Gesù Cristo.

Stimolato dall’avvenuta conoscenza con don Carnevale anche Enzo divenne scrittore, focalizzato però nello scoprire la vera età di Gesù. E così, dopo un primo libro in appoggio alle teorie di don Carnevale (Aquisgrana restituta – 1997) scrisse “Non dica 33” (2005), convinto che Gesù fosse vissuto sulla terra 40 anni anziché i “classici” 33. Volumetto aggiornato nel 2020 principalmente per la localizzazione del vero monte Oreb. E arriviamo al presente volume dove l’autore spera di essere più efficace esponendo le sue ricerche in una veste migliore, aggiornata, riveduta e corretta. Secondo le ricerche di Enzo Mancini Cristo è vissuto fra 2 esplosioni, la prima in cielo di una stella supernova e la seconda in terra di un vulcano: il monte Oreb dell’Esodo.

Due avvenimenti che lasciarono segni di riferimento visivi sulla terra e che determinarono un lasso di tempo in base al quale e a tutti i documenti scritti che Mancini ha saputo coordinare insieme, lasciati dagli storici antichi, lo hanno condotto a un risultato difficilmente contestabile, in base al quale è in grado di affermare che quando Cristo morì sulla croce aveva esattamente 39 anni e tre mesi circa. Enzo precisa che non tocca verità di fede ma solamente eventi.   

Fernando Pallocchini

18 settembre 2024

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