Mi avevano riferito di un collezionista di cartoline da intervistare. Un giorno mi recai nel negozio della moglie per contattarlo. Entrato, a sinistra e di fronte c’erano due piccoli banconi, dietro al primo c’era un uomo, a quello di fronte, in fondo, una donna matura, la titolare. Mi rivolsi a lei dicendo che avrei voluto parlare con il marito, lei mi rispose che non era ancora in negozio, ma che sarebbe arrivato dopo circa una mezz’oretta. Quindi le risposi: “Ripasserò più tardi”.
Così dopo circa 45 minuti ripassai nel medesimo negozio e vi trovai le stesse identiche due persone del primo passaggio. La titolare mi disse che alla sua destra c’era il marito: lo stesso uomo anziano di prima. Dopo i primi secondi di stupore, facendo buon viso alla falsità, parlai al marito riguardo la sua collezione di cartoline e lui mi rispose: “Purtroppo non le posso mostrare nulla perché ho paura dei ladri e le custodisco tutte in banca!”
Pensai: “Sono vecchie cartoline non diamanti. Inoltre dato l’ingombro degli album questi non entrano certo in una cassetta di sicurezza della banca!” Me ne andai senza profferire parola, sconcertato per la risposta e anche per la sfacciata bugia detta prima dalla moglie.
Eno Santecchia
22 marzo 2025