Quando il programma “Portobello” arrivò in terra elpidiense: spassosi aneddoti

Chi ricorda “Portobello”, con Enzo Tortora e Renée Longarini? “Portobello” è stato un programma televisivo andato in onda nella prima serata del venerdì sulla Rete 2 (poi Rai 2) dal 1977 al 1983 e di nuovo per un breve periodo nel 1987, condotto da Enzo Tortora. In una serata memorabile fecero un collegamento esterno in diretta dal Calzaturificio Mirella di Sant’Elpidio.

All’epoca era vietatissimo far vedere i marchi ma un furbo calzolaio contornò un barattolo di mastice con lo scotch chiudi-pacchi della Mirella. Il regista non se ne accorse, riprese la lavorazione di masticiatura e il marchio fu notato da tutti, soprattutto da qualche concorrente nordico un po’ invidioso. Il presentatore, qui da noi, era Michele Gambino (quello di Giochi Senza Frontiere). La TV aveva solo due canali e ben 25 milioni di telespettatori videro la trasmissione.

In diretta il calzolaio Testella, del calzaturificio Lattanzi e il calzolaio Gulippe, del Calzaturificio Mirella, mostrarono come si cuciva un paio di scarpe a mano col ricercatissimo punto Goodyear. L’Italia rimase a bocca aperta, ammirando le scarpe gioiello del calzaturificio da donna “Mary Pops” di Giardini e Mandozzi.

Personalmente, essendo in amicizia con Enzo Tortora, io gli raccontai una bugia tendendogli una trappola. Gli dissi che l’allora presidente americano Jimmy Carter indossava scarpe elpidiensi. Lui lo disse in diretta e la notizia fu ripresa dalle maggiori testate nazionali, generando una grande pubblicità per i calzaturifici del nostro distretto calzaturiero. Era sindaco Angelo Piergallini e la  città elpidiense svettava per le sue meravigliose calzature.

La Mirella produceva le prestigiose scarpe “Stratos” usate in tutti i concerti in cui si esibiva Riccardo Cocciante con la sua orchestra. Le Stratos furono copiate da tutti e, nota bene, non si classificavano come Sneakers! Sneaker è il nome generico, bruttissimo, che identifica una calzatura da ginnastica, creata per svolgere attività sportive. Le Stratos, invece, ideate da Vincenzo Macerata, trasformarono una calzatura giovanile che divenne universalmente adatta a essere indossata nell’abbigliamento casual. Oggi tutti portano ai piedi delle brutte copie, scarpe di fabbricazione cinese-americana, ma non sanno che fu una idea originale marchigiana.

In foto Renée Longarini, Enzo Tortora e il pappagallo “Portobello”

Alberto Maria Marziali

17 marzo 2025

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