Da qualche giorno a Macerata ci sono due totem che ricordano due luoghi scomparsi da tempo, significativi per la vita sociale e culturale cittadina. Sono il dono dell’Associazione Culturale Le Casette alla città e rappresentano il continuo dell’attività associativa per la tutela e la promozione dello storico ex Borgo San Giovanni Battista, ora Corso Cairoli. Sui totem ci sono una descrizione in doppia lingua (italiano e inglese) e una foto dell’epoca, che raccontano in sintesi l’origine del luogo. Il primo è in piazza Nazario Sauro a ricordo dell’Orto Botanico, posto nella zona retrostante il caffè oggi Totò, ma fino a poco tempo fa noto come lu caffè de lu Ricciu; il secondo in via Marchetti (angolo via Ariani), dove sorgeva l’ex Cinema Cairoli, a ricordo del Teatro Marchetti-Piccinini.
Pierluigi Pianesi, Presidente dell’Associazione Culturale Le Casette: “Prima della scoperta dei totem c’è stato un incontro sul periodo della Belle Époque in Città, la cui relazione è stata affidata al professor Hermas Evio Ercoli. Assicurato il successo di pubblico, con la sala Cesanelli dello Sferisterio piena di persone, avallato dalla presenza del sindaco Sandro Parcaroli e di cinque assessori: la vicesindaco Francesca D’Alessandro, Riccardo Sacchi, Katiuscia Cassetta, Paolo Renna e Silvano Iommi, insieme con il Segretario comunale Francesco Massi”.
Dopo gli interventi di Pierluigi Pianesi e del presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi, Ercoli, avvalendosi delle foto storiche di Tullio Bernardini, ha tratteggiato la Macerata del 1905. Era l’anno dell’Esposizione Marchigiana, uno degli eventi più significativi per la costruzione dell’identità regionale, organizzato per far emergere le specifiche eccellenze del territorio e per ridefinire il ruolo delle comunità locali nell’alveo del nuovo stato nazionale. L’esposizione trasformò la città grazie a una esplosione creativa ed ebbe il suo momento di massima risonanza mondana il 22 agosto quando il re Vittorio Emanuele III, accompagnato dalla regina Elena, arrivò a Macerata appositamente per visitarla. Durante la relazione, i presenti hanno potuto vedere molte foto storiche della città, delle sue attività tra i numerosi hotel e ristoranti, le botteghe, le persone, le strade, con la profonda differenza tra il centro storico, luogo frequentato dalla nobiltà, con le prime autovetture, e il resto della città, più dedito al lavoro dei campi.
13 gennaio 2025