Romano Carancini scrive, Simone Livi risponde e Chiara Biondi chiude: “Basta false informazioni!”

Saltando le esternazioni politiche e i bla bla ecco un estratto dalla dichiarazione del Consigliere regionale Romano Carancini (PD) sui nuovi assetti scolastici provinciali: “La delibera inerente la programmazione per l’anno scolastico 2025-2026 va a colpire pesantemente l’istituto comprensivo di Colmurano, che verrà accorpato all’omnicomprensivo Gentili-Tortoreto di San Ginesio, e l’istituto comprensivo De Magistris di Caldarola, che sarà unificato con l’omnicomprensivo Leopardi-Frau di Sarnano. Acquaroli e la sua giunta sono arrivati a partorire un documento così importante per centinaia di famiglie, studenti, insegnanti e operatori scolastici. Si tratta di scelte gravemente penalizzanti i Comuni di Colmurano, Loro Piceno, Urbisaglia e Caldarola … criticità riguardanti l’ampiezza geografica dei territori coinvolti, i bacini di utenza, la frammentazione dei plessi, la gestione dei numerosi progetti europei già deliberati e avviati, la difficile organizzazione logistica di studenti e famiglie rispetto agli spostamenti.

Romano Carancini

Questa la risposta del Consigliere regionale Simone Livi (FdI): ““È doveroso smentire le accuse prive di fondamento mosse contro la Giunta regionale da parte del consigliere Carancini per offrire ai cittadini un’informazione corretta e trasparente. Nessun plesso scolastico sarà chiuso, ma ci sarà solo una ottimizzazione circa la presenza dei Dirigenti scolastici, basta falsità. Il dimensionamento scolastico per l’anno 2025-2026 è stato elaborato, infatti, con attenzione e in conformità con le normative nazionali, e questo nonostante le Province, che per legge avrebbero dovuto predisporre i piani provinciali di dimensionamento, non lo abbiano fatto, costringendo la Regione a intervenire per garantire il raggiungimento degli obiettivi del PNRR e tutelare il sistema scolastico regionale. Questo processo è necessario per preservare la qualità del sistema educativo, in un contesto di calo demografico che colpisce soprattutto le aree interne della nostra regione. La Giunta regionale ha operato attraverso un percorso articolato, con il coinvolgimento degli enti locali, delle province e del Tavolo Interistituzionale regionale per l’Istruzione. I cambiamenti apportati rispetto alle proposte iniziali derivano da un’attenta analisi delle necessità territoriali e dalla volontà di garantire una distribuzione equa delle risorse e delle opportunità formative. Gli accorpamenti proposti rispondono a criteri oggettivi e all’interesse generale, senza favoritismi né logiche di parte. In merito agli istituti comprensivi di Colmurano e Caldarola, i cambiamenti indicati mirano a preservare la continuità educativa e a garantire un’offerta formativa adeguata per tutti gli studenti, nonostante le difficoltà strutturali e demografiche. Non si tratta di chiusure, ma di riorganizzazioni necessarie per mantenere vive le scuole nei piccoli centri. Dispiace constatare che il consigliere Carancini utilizzi un tema così delicato, che riguarda il futuro dei nostri ragazzi, per lanciare attacchi strumentali e creare allarmismi ingiustificati. Invece di fomentare divisioni, tutti insieme dovremmo lavorare per affrontare le sfide poste dal calo delle iscrizioni e dalla necessità di innovazione nel sistema educativo”.

Simone Livi

A ulteriore conferma di quanto comunicato da Simone Livi aggiungiamo un breve e lapidario commento dell’Assessore regionale alla Istruzione, Chiara Biondi: “Il dimensionamento riguarda soltanto la presenza dei dirigenti scolastici, non saranno chiusi i plessi. Basta strumentalizzazioni e false informazioni”.

Chiara Biondi

10 gennaio 2024

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