Una manovra economica che, nonostante un quadro geopolitico importante e in divenire, ha come pilastri la sostenibilità economica e ambientale, il rilancio dello sviluppo economico e territoriale, soprattutto nelle aree colpite dal sisma del 2016, la riorganizzazione delle infrastrutture regionali per favorire connessioni interne, nazionali ed europee.
La manovra finanziaria complessiva è pari a circa 5 miliardi di euro, di cui il 75% destinato alla Sanità, un comparto che vede le Marche tra le 5 regioni benchmark nazionali, un risultato straordinario, perché è certificato che si riesce a mantenere l’equilibrio dei conti e contemporaneamente a primeggiare nella garanzia dei Livelli essenziali di assistenza sia negli ospedali che sul territorio e questo senza aver mai aumentato la pressione fiscale sui cittadini e nonostante la mancata programmazione decennale a cui sta facendo fronte il Governo Meloni.
È certificato che le Marche sono una regione virtuosa e questi risultati lo dimostrano, ottenendo un aumento di risorse del riparto nazionale: 3,2 miliardi, circa 100 milioni in più. Il capitolo degli investimenti può contare su 4.375,7 milioni di euro di investimenti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per 6.601 progetti regionali, di cui 551,1 milioni attuati direttamente dalla Regione Marche; 882 milioni di euro dai programmi FESR e FSE plus; 154 milioni di euro dall’Accordo per la Coesione; 390,87 milioni di euro per lo sviluppo rurale dal Fondo FEASR.
Grazie a questa manovra proseguiremo con investimenti in campo sanitario, con il completamento delle infrastrutture sanitarie previste dal PNRR, rafforzamento della telemedicina e della rete di assistenza territoriale, con un sostanziale miglioramento dei servizi sanitari attraverso finanziamenti specifici (oltre 3 miliardi annui). E nelle infrastrutture: la finalizzazione del Piano Marche 2032, con investimenti in connettività su gomma e ferro e la valorizzazione del triangolo logistico Porto di Ancona-Aeroporto di Falconara-Interporto di Jesi.
Per lo sviluppo economico, l’implementazione delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e sostegno al tessuto imprenditoriale locale attraverso fondi europei. Per il turismo e internazionalizzazione il rafforzamento delle strategie di promozione tramite l’Agenzia ATIM. Da tutto ciò ci attendiamo una crescita economica con un recupero dell’export regionale, con aumenti stimati del +3,3% e +3,9% rispettivamente per il 2025 e il 2026, la riduzione del debito regionale, liberando risorse per nuovi investimenti, e il miglioramento della qualità ambientale e infrastrutturale, con focus sulle energie rinnovabili e sulla mobilità ciclabile. Continuiamo a costruire una visione chiara e condivisa per lo sviluppo della nostra regione, basata su sostenibilità, innovazione e resilienza, rispondendo alle sfide economiche e sociali del nostro tempo”.
Queste le dichiarazioni del capogruppo di FdI, Simone Livi, e del consigliere di FdI Mirella Battistoni, componente della I Commissione Permanente, a seguito dell’approvazione del Bilancio e del Defr.
Simone Livi – Capogruppo FdI al Consiglio regionale delle Marche
Mirella Battistoni – Consigliere FdI Regione Marche – Componente I Commissione Permanente
28 dicembre 2024