A Caldarola, oltre le antiche sorgenti di acque solfuree, sotto lo sperone della Madonna di Garufo, nei dintorni del castello di Vestignano che fu dei Massi, c’era una miniera d’oro e un’altra di pietra focaia, rimaste aperte fino alla caduta del ducato dei Varano di Camerino.
Notizia tratta dal volumetto “Leggende, uomini e streghe nella valle del Chienti” scritto dall’onorevole Roberto Massi
25 dicembre 2024